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Carenza idrica: i 25 Paesi che soffrono di più

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Crisi idrica, 25 Paesi del mondo devono vedersela con razioni di acqua sempre più ridotte: 3 di questi appartengono al territorio europeo. Quali sono?

paesi senza acqua
Crisi idrica: 25 Paesi a rischio (Adobe Stock) – ecoo.it

Nonostante si stia provvedendo a sviluppare nuove tecnologie che consentano di risparmiare acqua il più possibile, è oggettivo il fatto che il mondo stia vivendo una crisi idrica senza precedenti. D’altronde, fenomeni quali il riscaldamento globale e il progressivo innalzamento della temperatura media del pianeta ne determinano una richiesta sempre maggiore.

A tal riguardo, i risultati di uno studio condotto dal World Resources Institute hanno confermato che un quarto della popolazione mondiale si troverebbe in una situazione di stress idrico preoccupante. In modo particolare, sarebbero 25 i Paesi del mondo che rischiano di andare incontro ad una “crisi idrica estrema“.

Nel rapporto stilato dall’Istituto emerge che circa l’80% delle risorse idriche rinnovabili di questi Paesi verrebbero impiegate ogni anno per le attività più disparate: dall’irrigazione dei campi all’allevamento del bestiame, dalle utenze domestiche a servizi di altro tipo. Una situazione, insomma, che fa sì che queste 25 Nazioni si trovino sempre sul filo del rasoio.

Basterebbe anche la più piccola emergenza o evento inatteso a determinare l’esaurimento della totalità delle risorse idriche. E, sebbene Nord Africa e Medio Oriente siano, in linea di massima, le aree del mondo maggiormente colpite dalla carenza idrica, la situazione del continente europeo non deve affatto essere sottovalutata. Sono ben 3, infatti, i Paesi europei inseriti nella lista stilata dall’Istituto. Scopriamo insieme quali sono, e quale sia la loro posizione nella classifica.

Crisi idrica, 25 Paesi rischiano l’esaurimento delle risorse: 3 di questi sono europei

Sarebbero 25, come riporta una ricerca condotta dal World Resources Institute, i Paesi che starebbero affrontando uno “stress idrico estremo“. Tra le cause a monte di un simile fenomeno bisogna annoverare la crescita esponenziale della popolazione mondiale, lo sviluppo economico ormai senza più freni o limiti, e il riscaldamento globale (qui per scoprire le parole del Presidente dell’Ipcc in materia). A sua volta, quest’ultimo fenomeno è responsabile del cambiamento climatico e dell’innalzamento della temperatura media del pianeta.

Crisi idrica: 3 Paesi a rischio sono europei (Adobe Stock) – ecoo.it

Una lunga lista di accadimenti, insomma, che farebbero sì che questi 25 Paesi esauriscano con estrema rapidità circa l’80% delle risorse idriche rinnovabili, con conseguenti danni all’economia, nonché col rischio di mettere in pericolo “la vita, il lavoro, la sicurezza alimentare ed energetica delle persone“.

Secondo quanto riferito dal World Resources Institute, le zone maggiormente in difficoltà sarebbero quelle del Nord Africa e del Medio Oriente, presso le quali circa l’83% della popolazione sarebbe esposta ad uno stress idrico tragicamente elevato. Non bisogna sottovalutare, però, la situazione di 3 Paesi europei, ovvero quelli di Cipro, Belgio e Grecia.

Come rivelano i dati raccolti in materia, infatti, queste 3 Nazioni sono inserite nella lista delle 25 che starebbero affrontando una crisi idrica senza precedenti. L’isola di Cipro, in modo particolare, si piazza al secondo posto della classifica dopo il Bahrein. Belgio e Grecia, invece, occupano rispettivamente il 18esimo e il 19esimo posto della classifica.

In altri termini, tali Nazioni si trovano in una situazione di estrema precarietà a livello di risorse idriche, la cui richiesta starebbe aumentando in modo progressivo di anno in anno. Si stima, a tal proposito, che entro il 2050 la domanda di acqua potrebbe aumentare fino ad un 25% in più. Aspetto, quest’ultimo, che richiederà l’attuazione di una lunga lista di interventi per comprendere come arginare – per quanto possibile – i disastrosi effetti del fenomeno.

Crisi idrica, come tentare di arginare il fenomeno? I possibili interventi in materia

Crisi idrica: quali sono le soluzioni? (Adobe Stock) – ecoo.it

Salvaguardare il più possibile le risorse idriche del pianeta è il primo passo per gestire quanto riscontrato dal World Resources Institute in termini di scarsità d’acqua. Le nuove tecnologie che si stanno progressivamente sviluppando, a questo proposito, potrebbero rivelarsi essere la svolta del futuro. Soluzioni quali la desalinizzazione dell’acqua di mare o il reimpiego di acque reflue degli edifici, in questo frangente, sono quanto finora prospettato in materia.

A ciò dovrebbero aggiungersi comportamenti virtuosi da parte di tutta la popolazione mondiale, chiamata a prestare attenzione allo spreco di questo bene primario, a partire dai più piccoli gesti quotidiani (qui troverai 10 consigli su come risparmiare acqua in casa).

La situazione delineata dall’Istituto, in sostanza, è fin troppo preoccupante per essere ignorata ancora a lungo. Il problema della siccità, oltre a riguardare i 25 Paesi inseriti nella lista, riguarda ciascuno di noi in quanto cittadini del mondo.

Vanessa Zagaglia

Laureata in Lettere moderne e Filologia moderna presso l'Università di Macerata. Giornalista pubblicista dal 2023. Amante della natura e del Pianeta in tutte le sue sfaccettature. La scrittura è la via più immediata attraverso cui ama raccontarne i misteri e le intriganti meraviglie.

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