Come comportarsi quando incrociamo, magari durante una passeggiata, un cucciolo di capriolo o di cervo: le indicazioni.
Quanti di voi hanno avuto la fortuna di incontrare un cucciolo di capriolo o un cervo? Forse pochissimi, è risaputo la natura ci consente di poter rimanere meravigliati e affascinati da alcune specie. Ma è anche cosa giusta sapersi comportare, non possiamo prenderci la briga di mettere in pratica comportamenti non adeguati, che potrebbero danneggiare l’animale.
Dunque, scopriamo cosa fare e perché a volte il nostro intervento potrebbe avere delle conseguenze serie. È sempre utile conoscere il mondo degli animali, questo ci consentirà di non sbagliare e l’incontro non diventerà un pericolo per nessuno. Seguire delle piccole accortezze si rivelerà utile per noi e per l’animale.
Se durante un pomeriggio trascorso all’aria aperta fra le campagne, dovessimo renderci conto che nelle vicinanze c’è un capriolo o un cervo non c’è cosa più sbagliata di precipitarsi frettolosamente vicino all’animale. Così facendo invaderemo la loro comfort zone, dunque osserviamolo ma da lontano, non cerchiamo neanche di avvicinarci con la scusa di donare cibo.
Sappiamo bene quanto sia emozionante l’incontro, ma c’è un motivo se questi, in quel momento, sono soli. Forse non tutti sanno che i genitori li lasciano per un preciso motivo. Non si tratta di abbandono, assolutamente! Ma di un comportamento innato e messo in pratica, affinché questi si abituino a sapersela cavare da soli.
In ogni caso, se al suo ritorno la madre, si rende conto che nelle prossimità del suo cucciolo potrebbero esserci delle presenze indesiderate, quest’ultima non si avvicinerà. Ad influire maggiormente sarebbe anche l’odore lasciato dall’uomo che la madre riconoscerà come “estraneo”.
Per scongiurare il peggio manteniamo le opportune distanze. Purtroppo, sul web circolano moltissimi video in cui l’uomo si diverte a dare del cibo agli animali, possiamo capire la generosità, ma non sempre questi comportamenti giovano l’animale. Il motivo è semplice certi alimenti potrebbero recare danni all’animale e potrebbe anche diventarne dipendente e questo comporterebbe solo una cosa: l’animale farà fatica a vivere nel suo habitat naturale.
A questo punto, il quesito ha ragione d’esistere: se il cucciolo è in difficoltà cosa dobbiamo fare? Semplice procuriamoci il numero degli esperti del settore e immediatamente contattiamoli. Tra questi si inseriscono: veterinari, associazioni locali e i centri per il recupero della fauna selvatica. Una postilla importante in questo va aggiunta: se notiamo che l’animale sta male o è in pericolo, osserviamo da lontano e cerchiamo di raccogliere più dati possibili, in tal modo possiamo descrivere il quadro generale anche telefonicamente agli esperti.
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