Cuocere la pasta a fuoco spento è diventato un nuovo mantra che promette di far risparmiare energia, soprattutto gas, senza costringerci a rinunciare al nostro piatto nazionale. Ma è davvero possibile cuocere la pasta in questo modo e quali sono le proprietà del prodotto una volto cotto?
Un sistema di cottura che è diventato un fenomeno dei social ed è entrato anche tra le raccomandazioni del Governo per gravare meno sulle risorse di gas nazionale quella a fuoco spento è una cottura che non dovremmo chiamare in realtà cottura.
Vediamo quindi come si può cuocere la pasta senza gas e la spiegazione data anche da alcuni esperti di fisica e di nutrizione su quale sia il segreto della cottura a fuoco spento della pasta nonchè di cosa effettivamente succeda agli spaghetti o alle pennette sottoposti a questo tipo di preparazione.
La cucina non è mai solo estro e fantasia. I cuochi sono, consapevolmente o meno, anche esperti di chimica e di fisica e la cottura della pasta è un processo che attiene proprio alla fisica. Il metodo a fuoco spento che, potremmo dire, è stato di recente riscoperto e anche avallato dal professor Parisi, premio Nobel per la fisica, è un esperimento di fisica in piena regola.
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La cottura a fuoco spento consiste, nella pratica, nel portare l’acqua a bollore, buttare la pasta e poi spegnere il fornello nel momento in cui l’acqua ha ripreso a bollire tenendo la pentola chiusa con un coperchio. Il calore raccolto dall’acqua si espande in ogni pezzo di pasta e genera quel processo di gelatinizzazione che è avviene anche a fuoco vivace. Oltre alla gelatinizzazione, affinchè la pasta sia cotta occorre che le proteine (che nella pasta son composte dal glutine) vengano demolite e rese digeribili. Un processo che avviene quando la pasta raggiunge una temperatura compresa tra 60 e 80 gradi.
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Alcuni chef lamentano che la pasta cotta da spenta abbia una consistenza più collosa rispetto a quella tradizionale ma diverse prove sul campo condotte anche da altri cuochi famosi hanno in realtà scoperto che la sensazione viene completamente coperta nel momento in cui la pasta viene condita. In conclusione possiamo dire che la cottura della pasta a fuoco spento è fisicamente possibile e che il risultato è equivalente alla cottura tradizionale. Diventerà, probabilmente, solo questione di abitudine.
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