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Curiosity su Marte: scoperti antichi torrenti sul pianeta rosso

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neve marteSu Marte c’era l’acqua. Lo hanno scoperto gli esperti della Nasa, analizzando i dati e le immagini che sono stati inviati dalla sonda Curiosity, la quale è arrivata sul pianeta rosso il 6 agosto scorso. Esaminando le immagini che la sonda ha inviato, gli scienziati si sono accorti che ci sono delle chiare tracce determinate da antichi corsi d’acqua. In particolare si è notato un rilievo di un cratere, nel quale ci sono dei sedimenti che lasciano intendere che una volta il cratere era pieno d’acqua. Inoltre la particolare disposizione delle pietre fa capire che ci sono stati antichi torrenti e sedimenti alluvionali.

Curiosity è una sonda mobile, in grado di muoversi sulla superficie di Marte. La sonda possiede dei sensori e contiene al suo interno un vero e proprio laboratorio chimico. La sua missione sarà compiuta nel giro di due anni e in particolare la sonda analizzerà tutto ciò che riguarda una montagna formata da circa 5.000 metri di roccia stratificata.
La montagna è situata al centro di un grande cratere. Gli scienziati hanno notato che c’è un macigno molto grande, che appare conficcato nel terreno: probabilmente questa enorme pietra è stata depositata proprio dall’acqua.
Se nel pianeta rosso c’è stata nel passato acqua, probabilmente è possibile rintracciare anche delle forme di vita, seppur a livello microscopico. L’acqua infatti potrebbe essere l’ambiente di vita adatto a micro-organismi, che possono essere vissuti nell’antichità.
Delle tracce di vita, come stanno sostenendo gli esperti, potrebbero essere rintracciate anche sulla roccia affiorante. Sarebbe davvero sensazionale.
GR
Neve su Marte: l’ultima scoperta della Nasa
La neve su Marte costituisce uno spettacolo della natura davvero affascinante. Sul pianeta rosso nevica ghiaccio secco. Si tratta di anidride carbonica, che assume questa conformazione, quando la temperatura scende a 125 gradi sotto lo zero. Un fenomeno davvero spettacolare, che può essere considerato unico in tutto il sistema solare. A darcene un rendiconto preciso sono stati i dati raccolti dalla sonda Mars Reconneissance Orbiter. Gli esperti hanno effettuato sul fenomeno del ghiaccio secco su Marte uno studio specifico, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Geophysical Research.
La natura riesce veramente a sorprenderci, con tutte queste particolarità, che sono rintracciabili nell’universo. Gli esperti hanno spiegato che su Marte le nuvole sono costituite da CO2. Queste nuvole sono così spesse, che riescono a determinare un accumulo di neve, sotto forma di ghiaccio secco, che si deposita al suolo.
In particolare questo tipo di precipitazioni sono frequenti in inverno, a partire da nuvole che si formano intorno al Polo Sud del pianeta rosso.
Adesso ne sappiamo qualcosa in più, anche se la presenza di anidride carbonica nelle formazioni ghiacciate della calotta meridionale di Marte rappresenta un fatto conosciuto da molti anni.
La sonda Mars Recoinnessance Orbiter ha analizzato il fenomeno in riferimento all’inverno su Marte del 2006 – 2007. I dati hanno messo in evidenza che, in prossimità del Polo Sud di Marte, ci sono delle nuvole di anidride carbonica che contengono particelle ghiacciate.

Un altro dato molto interessante è emerso dai dati forniti dalla sonda: si è visto che ci sono particelle di CO2 sia nell’aria che nel suolo.
Paul Hayne del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California, a proposito della neve su Marte, ha affermato: “Ma queste sono le prime conferme definitive sulle nuvole di neve di anidride carbonica. Possiamo dire con certezza che le nuvole sono composte da anidride carbonica e scaglie di aria marziana, e sono di spessore sufficiente a provocare l’accumulo di neve in superficie“.
Dobbiamo ricordare che nel 2008 la missione su Marte portata avanti dal Nasa Phoenix Lander aveva già osservato che, nella parte settentrionale del pianeta rosso, cadeva neve mista ad acqua ghiacciata. Adesso la conferma è arrivata: anche su Marte nevica.

Gianluca Rini

Gianluca Rini è stato collaboratore di Ecoo dal 2010 al 2019, occupandosi di alimentazione sana, riciclo creativo ed ecologia.

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