La vista delle zampette che sbucano dalla neve è un allarme che fa pensare anche alla tragedia. Non c’è tempo da perdere, come è andata a finire.
Le zampette sbucano dalla neve ed un uomo che è di passaggio lì con il suo mezzo a bordo del quale si trova per lavoro intuisce subito come quella alla quale sta assistendo sia una situazione di assoluta emergenza. La grossa neve che si posa abbondante nel corso dei periodi più freddi dell’anno può rappresentare un problema davvero gigantesco da affrontare. Ed a doverci fare i conti non sono soltanto le persone ma anche gli animali. Specie i più piccoli ed indifesi. E quelle zampette che sbucano dalla neve non lasciano proprio alcun dubbio in quest’uomo. Lì sotto c’è un esserino di pochi centimetri di grandezza e di appena qualche chilo di peso che ha bisogno di essere aiutato.
Wayne Rowley, che vive nella regione della Columbia Britannica, in Canada, lo sa bene. Quando è inverno e comincia a fioccare, questa cosa avviene in maniera molto marcata. Troppo marcata. Non è raro assistere a situazioni di estremo disagio, come crolli di tetti o di certe strutture per la neve in eccesso che vi si poggia su. Oppure a veicoli bloccati sia sa una spessa coltre bianca che dal gelo. I piccoli animali poi sono quelli che rischiano di più, perché sono indifesi e non sanno come fare per procacciarsi del cibo. Inoltre hanno un fisico molto più fragile.
Le zampette sbucano dalla neve, bisogna intervenire subito
Con quelle zampette che sbucano dalla neve c’è da presagire anche al peggio. E Wayne a questo ha pensato, dopo essersi fermato con il suo tir dopo avere notato questa tremenda scena. Anche se così fosse, era suo dovere fermarsi ed accertarsi che l’essere travolto dalla neve fosse vivo o no. Ed è per questo che l’uomo ha accostato spegnendo il proprio mezzo pesante, armandosi di una pala. Dopo mezzora di lavoro, scavando in maniera incessante, il nostro buon samaritano ha compiuto la scoperta davvero spiazzante.
Lì sotto alla neve ecco spuntare un piccolo di alce, animale che in Canada è molto diffuso. Se si fosse trattato di un adulto molto probabilmente l’animale avrebbe saputo come fare per cavarsela. Ma in quel caso no, con quel cucciolo immobilizzato a testa in giù in quella prigione sotto zero. E per fortuna l’animaletto selvatico era ancora vivo. Quel che poi è accaduto in seguito è stato veramente toccante. Infatti il piccolo di alce deve avere capito che quello strano essere che camminava con due sole zampe si stava dando da fare per aiutarlo.
Il modo dell’animale di dire grazie a Wayne
Magari si sarà trattato anche della prima volta in assoluto che la baby alce incontrava un umano. Fatto sta che, una volta libero, lui era ancora dotato delle forze giuste per allontanarsi. E lo ha fatto con lentezza, raggiungendo un bosco attiguo, ma non prima di avere rivolto uno sguardo profondo a Wayne. Quello è stato il modo per l’animale selvatico di dirgli grazie per averlo salvato da un muro di neve spessissimo ed alto quasi due metri. Ma questo è un tratto caratteristico di molti animali che capiscono che gli umani vogliono solo il loro bene. Quante storie ci sono in tal senso, e sono tutte commoventi.