“Danno devastante”. Allarme Coldiretti: cosa succede in Italia

L’estate 2022 è particolarmente sfortunata. La siccità prima e le bombe d’acqua poi non aiutano a migliorare i raccolti. E la Coldiretti lancia l’allarme
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Un agricoltore nel suo campo (Foto Adobe)
Negli ultimi giorni l’Italia è stata colpita da un terribile maltempo ricco di bombe d’acqua, nubifragi, grandinate e precipitazioni violenti. Tutto ciò su città, ma soprattutto in campagna dove ha distrutto interi raccolti di frutta, verdura, oliveti ma anche le serre. A denunciare tutto ciò è la coldiretti che sottolinea quanto le piogge degli ultimi giorni siano state devastanti. Addirittura la Protezione Civile ha alzato l’allerta gialla a ben 10 regioni del Centro-Sud.
Tra gli effetti del maltempo, oltre alla distruzione dei raccolti, il monitoraggio della Coldiretti ha anche segnalato frane, smottamenti e soprattutto grandine che ha causato danni irreversibili. Questa in pochi minuti ha distrutti il lavoro di un anno intero.

Maltempo, allarme della Coldiretti

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I danni della pioggia sul raccolto (Foto Adobe)

Sebbene tutti in Itali speravamo nell’arrivo della pioggia, soprattutto per arginare la siccità, la terribile ondata d’acqua degli ultimi giorni non ha portato gli effetti desiderati e sperati. Anzi. Secondo la Coldiretti i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che, di conseguenza, causa frane e smottamenti. Senza dimenticare che, secondo i dati Ispra, 9 comuni su 10 sono a rischio idrogeologico.

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La stima dei danni all’agricoltura supera già i 6 miliari di euro. Ovvero il 10 % della produzione nazionale. Senza dimenticare che i cambiamenti climatici causano danni su un territorio reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono. Solo lo scorso anno, infatti, sono stati consumati più di 2 metri quadrati al secondo. Secondo la Coldiretti è il valore più alto degli ultimi 10 anni. Sarebbero dunque coperti quasi 21.500 km quadrati dell’intero suolo nazionale. Di questi 5.400 , ovvero uno spazio grande quanto la Liguria, sono dedicati ai soli edifici (il 25% dell’intero suolo)

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Ma a causa della tropicalizzazione del clima, sottolinea la Coldiretti, è più che mai fondamentale ridurre il consumo di suolo e organizzare la raccolta d’acqua duranti i mesi più piovosi dell’anno. E, successivamente, renderla disponibile nei momenti di difficoltà. Servono dunque interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque. Tutto ciò si può dunque ottenere con opere infrastrutturali, con il potenziamento della rete di invasi sui territori. E anche con la creazione di bacini utilizzando anche le ex cave per raccogliere l’acqua piovana e gestirne l’utilizzo nei momenti di necessità.

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