Maltempo, allarme della Coldiretti
Sebbene tutti in Itali speravamo nell’arrivo della pioggia, soprattutto per arginare la siccità, la terribile ondata d’acqua degli ultimi giorni non ha portato gli effetti desiderati e sperati. Anzi. Secondo la Coldiretti i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che, di conseguenza, causa frane e smottamenti. Senza dimenticare che, secondo i dati Ispra, 9 comuni su 10 sono a rischio idrogeologico.
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La stima dei danni all’agricoltura supera già i 6 miliari di euro. Ovvero il 10 % della produzione nazionale. Senza dimenticare che i cambiamenti climatici causano danni su un territorio reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono. Solo lo scorso anno, infatti, sono stati consumati più di 2 metri quadrati al secondo. Secondo la Coldiretti è il valore più alto degli ultimi 10 anni. Sarebbero dunque coperti quasi 21.500 km quadrati dell’intero suolo nazionale. Di questi 5.400 , ovvero uno spazio grande quanto la Liguria, sono dedicati ai soli edifici (il 25% dell’intero suolo)
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Ma a causa della tropicalizzazione del clima, sottolinea la Coldiretti, è più che mai fondamentale ridurre il consumo di suolo e organizzare la raccolta d’acqua duranti i mesi più piovosi dell’anno. E, successivamente, renderla disponibile nei momenti di difficoltà. Servono dunque interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque. Tutto ciò si può dunque ottenere con opere infrastrutturali, con il potenziamento della rete di invasi sui territori. E anche con la creazione di bacini utilizzando anche le ex cave per raccogliere l’acqua piovana e gestirne l’utilizzo nei momenti di necessità.