In Italia i datteri di mare sono illegali, ma purtroppo ancora oggi vengono pescati comunque. Scopriamo maggiori dettagli in merito al quadro preoccupate che coinvolge questi molluschi dibattuti.
Specie protetta, i datteri di mare sono molluschi bivalvi. Conosciuti per il loro sapore travolgente, da sempre rappresentano un ghiotto bottino, pertanto molto ambito dagli appassionati di pesce, ma negli ultimi decenni non è più possibile gustare la loro bontà, in quanto la loro pesca è considerata un’attività illegale essendo molto rari.
In Italia è dal 1998 che i datteri di mare sono stati banditi dalle tavole. Scopriamo da vicino maggiori dettagli di questi molluschi particolari, oggetto ancora oggi di episodi di pesca illegale.
I datteri di mare, conosciuti anche come Lithophaga Lithophaga, consistono in molluschi particolari: la loro casa è composta da due conchiglie attaccate proprio come nel caso delle vongole. Queste tipologie sono molto simili, ma non vanno confuse. Quelli di mare, infatti, sono molluschi tinti da una nuance marrone, oggi considerati illegali e quindi ben lontani dalle nostre tavole.
Ma come mai questi molluschi vengono chiamati datteri di mare? Il motivo sta nella loro forma allungata che ricorda quella dei datteri, come anche il loro colore che è praticamente identico, virando sul marrone scuro. A parte questi due elementi, i molluschi non hanno altri elementi in comune con questo frutto.
Oltre al loro spetto caratteristico, questi pregiati molluschi sono conosciuti per il loro sapere travolgente, tanto che in molti sarebbero disposti a pagare anche grandi somme pur di gustarli. Peccato che questo, in Italia non è possibile. Scopriamo da vicino il motivo.
Come in Europa, anche in Italia i datteri di mare sono banditi. È dal 1998 che questi esseri sono illegali: la loro pesca nel Mediterraneo non è possibile e non si possono mangiare nei ristoranti.
Il motivo sta nel fatto che sono davvero rari e pertanto riconosciuti una specie protetta (ti abbiamo parlato anche della situazione in cui vertono i ricci, ormai a rischio di estinzione).
Inoltre raccogliere questi molluschi determina un grande deterioramento delle rocce, visto che si attaccano su di loro quando si sviluppano.
Per portarli a casa si devono staccare con grande forza dalle rocce: questa operazione negli anni ha portato a terribili conseguenze sugli ecosistemi marini. A fronte dei danni consistenti si è deciso di mettere fine alla pesca dei Lithophaga Lithophaga in quanto mina troppo la biodiversità (scopri qui un approfondimento su un’altra creatura di mare).
Nonostante non sia consentita, purtroppo ancora oggi la pesca di questi datteri continua portando, a un intenso commercio illegale. Ancora oggi sono innumerevoli i sequestri delle forze dell’ordine in merito a bottini pieni zeppi di datteri di mare.
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