Decarbonizzazione: l’Africa può giocare un ruolo

Il continente africano che ruolo può avere nel processo di decarbonizzazione del Pianeta? Analizziamo insieme le possibili risposte

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Studenti (Foto Pixabay) – Ecoo.it

La decarbonizzazione del Pianeta è uno degli obbiettivi per cercare di contrastare i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale con tutte le conseguenze che ben conosciamo. I paesi di tutto il mondo sono coinvolti nella lotta per la riduzione delle emissioni di CO2 attraverso l’implementazione delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica pulita. Strategie e politiche sono tutte concentrate sull’attenuazione della crisi climatica, tenendo sempre in considerazione i livelli di anidride carbonica presenti nell’atmosfera terrestre.

Investimenti e finanziamenti vengono dirottati verso le tecnologie che possono sfruttare l’impiego delle energie rinnovabili come eolico e fotovoltaico o idroelettrico e geotermico, tutte possibili soluzioni efficaci per ottenere la produzione di energia elettrica a basso costo e green. Nel computo globale spicca la situazione che presenta il continente africano che ha enormi potenzialità sotto il profilo del territorio ricco di possibilità proprio in riferimento alle energie rinnovabili, ma la strada complicata dalla disastrosa situazione economica, dalle strutture inesistenti e dal continuo utilizzo di combustibili fossili.

Il ruolo dell’Africa

Il continente africano presenta una situazione paradossale poiché ha un territorio ricco in termini di energia geotermica e idroelettrica, ma al contempo le infrastrutture deficitarie se non critiche e l’assenza di utenti in grado di pagare. Inoltre sostenere in Africa un progetto rinnovabile risulta decisamente più oneroso rispetto all’Europa o all’America, con un costo del capitale insostenibile. La situazione di indebitamento pubblico africano è così alto da rendere impossibile anche solo pensare di investire nel campo dell’energia green.

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Africa (Foto Pixabay) – Ecoo.it

Inoltre i comportamenti individuali e i retaggi culturali risultano particolarmente arretrati, e la maggior parte delle persone sono ancora legate alla legna e al carbone come principali combustibili utilizzati nei villaggi e nelle bidonville. Riconsiderare quindi l’intero mondo della finanza e del commercio per consentire ai paesi africani di partecipare attivamente e in modo produttivo alla decarbonizzazione del pianeta grazie alle risorse presenti sul territorio, attivando sostegni a livello internazionale in grado di veicolare i fondi verso l’efficienza energetica.

Cambio di prospettiva

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Bidonville (Foto Pixabay) – Ecoo.it

La richiesta da parte di alcuni paesi è infatti quella di proporre al Fondo Monetario Internazionale e alla Banca Mondiale un cambio di prospettiva, un nuovo modello per la ristrutturazione dei debiti di quei paesi in difficoltà economica e quindi più esposti alla crisi climatica e alle sue conseguenze. Quindi niente tagli alle spese, ma investire per riqualificare energeticamente i territori, progettare le infrastrutture efficienti, equilibrare produzione e consumi, e soprattutto ripensare i programmi a favore dell’ambiente e della salute delle persone per il benessere generale di tutti i paesi che abitano questo Pianeta.

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