Plastica, plastica ed ancora plastica… stufo di questo accumulo? Ecco la soluzione fornitaci da Giovanni Storti per dire basta al fenomeno.
Quando ci ritroviamo in casa a fare la raccolta differenziata, avete mai notato che il materiale che abbonda in particolar modo sia proprio la plastica? Non è stupore questo ma l’amara verità. Il fatto è lampante ed ha una spiegazione, questa viene impiegata – come noto – dalle aziende produttrici per i rispettivi prodotti.
Che sia cura del corpo o della casa o alimenti, la plastica fiocca continuamente. Cosa possiamo fare allora in questi casi? Certamente monitorarne il consumo per portarne meno a casa può essere la soluzione. Non sapete da dove cominciare? Ecco allora un nostro prezioso consiglio, anzi del noto attore. Scopriamo subito.
Per dire addio alla plastica la soluzione c’è. Trattasi nello specifico di alcune regole da rispettare e fare proprie. La capacità di modificare le proprie abitudini auspicando un atteggiamento green che darà subito bei risultati. Sono interessanti trucchetti che ti faranno anche risparmiare tanto: un sollievo per le tasche, un sollievo per l’ambiente.
Giovanni Storti è un attore che conosciamo tutti, membro del trio insieme ad Aldo Baglio e Giacomo Poretti. Una vita dedicata al teatro ed al cinema, luoghi nei quali ha estrinsecato le sue doti di attore e comico. Perché è qui Giovanni? Il comico ha molto a cuore il tema dell’ambiente e ci illustra con un video una novità interessante. Ci spiega come il mondo dei detersivi non sia proprio come sembra.
Gran parte dei detergenti che acquistiamo sono composti da elevate percentuali di acqua: si stima oltre il 90%. Una cifra notevole se pensiamo che questa componente potremmo aggiungerla noi in casa evitando trasporto e flaconi accatastati in casa. E’ tutta questione di principio attivo, è quello che va acquistato.
Quello che occorre fare è davvero semplice: basta prendere il flacone che ospiterà il detergente per casa – che sarà usato e riusato diverse volta – mettere dell’acqua tiepida ed aggiungere una bustina di principio attivo (occhio a seguire bene le proporzioni ivi riportate). Dopodiché si attende che sia pronto facendo decorrere una mezzoretta e poi voilà, non resta che usarlo. Per non sbagliare, riponente delle etichette.
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