Il diario di viaggio è un mezzo antico, che sta tornando molto di moda, grazie al quale documentare al meglio le proprie avventure: scopriamo i motivi per cui preferirlo ai social media.
Viaggiare è nel nostro DNA. Fin dall’antichità, l’uomo ha sentito il bisogno di scoprire terre sconosciute, avventurandosi in luoghi nuovi. Questa voglia di calarci in altri mondi e culture è rimasta forte in noi, tanto che oggi molti considerano il viaggiare come una vera e propria passione. Ci sono persone che ne fanno la loro ragione di vita, creando intorno all’universo dei viaggi una professione.
D’altronde partire ha sempre molti vantaggi, visto che fa davvero bene alla nostra salute mentale. Secondo alcuni studi viaggiare rappresenta un mezzo per riprogrammare il cervello, portandoci a rimettere le cose in prospettiva e ad avere un approccio più positivo alla vita.
Viaggiare significa aprire la mente nonché aumentare l’autostima – viste le sfide che ci si trova ad affrontare – la felicità e la creatività. Durante le partenze arricchiamo il nostro bagaglio culturale e viviamo esperienze emozionanti: per non dimenticare tutte le influenze e contaminazioni in cui ci siamo avvolti, è sempre bene prendere appunti oppure fare delle foto ricordo.
Nell’era dei social network è facile documentare i nostri viaggi, visto che ci basta condividere uno scatto su Facebook o Instagram, accompagnandolo con una breve didascalia. Ma se questa modalità, seppur la più popolare in assoluto, non fosse la migliore?
Per documentare le partenze, c’è un elemento che supera di netto i social media: stiamo parlando del diario di viaggio, oggetto che agli occhi dei più moderni può sembrare antico, ma invece è ricco di fascino e di benefici.
Nell’era delle immagini, in cui siamo sempre connessi, postare uno scatto sui social durante le proprie vacanze può sembrare l’opzione migliore e più veloce, grazie alla quale ricordarci le emozioni diffuse: spesso i social sono stati, infatti, paragonati a una sorta di diario virtuale, ma di fatto essendo così veloci non ci permettono di imprimere particolari ricordi nelle nostre menti.
Diverso è per il diario di viaggio cartaceo: scrivere a mano le sensazioni che si stanno vivendo in vacanza, oppure descrivere quello che si è visitato, farebbe restare nella memoria le esperienze di viaggio vissute molto più vivide. Non a caso questo strumento sta tornando molto di moda.
Il diario di viaggio è uno strumento usato nelle epoche passate dagli antichi viaggiatori per documentare le loro esplorazioni (qui ti abbiamo parlato di un viaggio in treno suggestivo in cui cimentarti per scoprire un luogo incantevole).
Anche tu puoi crearne uno tutto tuo durante le tue partenze, per ricordati per sempre le esperienze vissute. Ma come mai questo strumento è meglio dei social? I motivi sono da ricercare nell’autenticità e nell’approfondimento di cui si beneficia scrivendo su carta le avventure in cui ci si è cimentati durante un viaggio.
Quindi se stai per partire ricordati di mettere in valigia un quaderno e delle penne: ogni giorno, meglio verso sera, ritagliarti una decina di minuti per quest’attività rigenerativa. Prendere appunti in maniera costante è un’attività che fa bene a noi stessi, anche quando ad esempio vogliamo ricordare quello che sogniamo.
Sul tuo diario puoi raccontare cosa hai visto durante la giornata passata, le sfide che hai affrontato e le emozioni che hai vissuto. Puoi scrivere a mano aiutandoti con delle penne colorate per rendere il tuo diario dal forte impatto visivo e lasciare dello spazio destinato alle foto che aggiungerai alle tue pagine, stampandole una volta tornato a casa.
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