Ci sono alcune piante da appartamento che, almeno secondo alcune tradizioni, porterebbero sfortuna: quali non mettere in casa.
Anche la botanica si circonda di numerose leggende, miti sulla nascita di alcune specie vegetali, poteri magici che altre specie comporterebbero, fortune o sfortune che addosserebbero a chi le porta in casa. Da millenni, l’uomo associa un significato a ogni singola pianta, ne studia le proprietà e il suo “linguaggio”, e l’associa a un determinato ambiente.
La simbologia delle piante è infinita, e spesso ha a che fare con la cultura di un popolo, il commercio, le tradizioni di un territorio. Numerose specie vegetali, infatti, appartengono al folklore di un territorio. Basti pensare ai fiori da regalare in base all’occasione, o alle piante da mettere in casa per attrarre salute, ricchezza e fortuna. Tutte sono legate, in qualche modo, alla civiltà di una popolazione.
Ci sono piante che attraggono energie positive, altre che aiutano a depurare l’aria di un determinato ambiente, e che fanno bene alla salute, e altre ancora che attirerebbero la malasorte. Quali sono le piante che, secondo alcune tradizioni, porterebbero sfortuna? Le motivazioni sono legate a questioni storiche, a miti e leggende di un popolo.
In particolare, le piante grasse e aghiformi, quelle appartenenti alla famiglia delle Cactaceae, le quali assumono forme geometriche precise e che possono essere pericolose per via degli aghi. Chi si interessa della filosofia del Feng Shui, l’arte dell’organizzazione degli spazi in modo equilibrato, sa bene che le spine delle piante grasse, in particolare dei cactus, sono ricettori che attirano energie negative.
Tuttavia, per evitare la malasorte e tenere i cactus in casa, basta non posizionarli all’entrata, ma in altri posti, meglio se in esterno. L’agave è un’altra pianta grassa da tenere d’occhio. Secondo il Feng Shui si deve tenere in spazi esterni, meglio in giardino o in balcone, per non attrarre energie negative.
L’ortensia, meravigliosa esteticamente, è sinonimo di solitudine. Nel linguaggio dei fiori, questa pianta rappresenta la solitudine amorosa, sia nella cultura asiatica che in quella europea. La felce, invece, non attrae le energie negative, ma assorbe quelle positive, senza ridistribuirle. In tal senso, impedisce eventi gioiosi in casa, neutralizzandoli. Meglio coltivarla in spazi esterni.
In Europa, nonostante la grande diffusione, per via della sua bellezza, il garofano non gode di grande considerazione. A questa pianta, infatti, sono associate alcune misteriose leggende. Una di queste rivela la capacità del garofano di assorbire l’anima della casa, catturando tutte le energie, specie quelle negative, per poi ridistribuirle. In Asia, invece, questa pianta attira solo energie positive.
Anche la tredescantia attirerebbe la sfortuna. Questa sempreverde, ampiamente coltivata in appartamento, per via della sua facilità di coltivazione e la sua grande resistenza, spesso è associata alla sfortuna, e impedisce di ottenere grandi soddisfazioni economiche. Insomma, il Feng Shui, l’antica arte del benessere, si è espressa. Se si vogliono seguire le sue indicazioni, ecco come rendere un proprio spazio un angolo di Paradiso.
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