La dieta alcalinizzante rientra nell’ambito dell’alimentazione naturale e ha l’obiettivo di effettuare una compensazione dei cibi acidi che ingeriamo, in modo da depurare il corpo. In questo modo, secondo i principi alimentari proposti in questo senso, si potrebbero evitare diverse malattie. Tutto si basa, infatti, sulla concezione che alcune patologie siano causate dall’alterazione del ph, il quale a volte tende eccessivamente all’acidità.
Cibi alcalini
Scegliere i cibi alcalini, secondo alcuni esperti, si dimostrerebbe importante per garantire il rapporto acido/basico, che sta alla base del corretto funzionamento del nostro organismo. Gli effetti benefici si riscontrerebbero soprattutto nella prevenzione delle malattie da degenerazione cellulare. Gli alimenti da scegliere sono quelli ricchi di minerali, come il potassio, il magnesio, il sodio e il calcio. Da questo punto di vista viene data molta importanza all’uva, che è inserita all’interno di molte diete disintossicanti.
Da considerare sono anche differenti ortaggi, come gli spinaci, le carote, il sedano, la lattuga, i ravanelli, i cetrioli, i cavolfiori e i germogli di fagioli. Ci sono poi dei condimenti che si possono utilizzare in cucina: salvia, rosmarino, semi di cumino, zenzero, curry e peperoncino. Tra i cereali, il miglio, l’amaranto e la quinoa.
Cibi acidi
I cibi acidi o acidificanti sono quelli che contengono lievito e zucchero, quindi gli alimenti particolarmente trattati, raffinati o fermentati. La maggior parte dei cereali rientra in questa categoria. Quindi, andrebbero limitati il grano, l’avena, il riso, il mais, l’orzo. Anche la pasta e il pane avrebbero questo effetto. Fra i legumi, ceci e lenticchie. Poi anche il miele e le uova. Non si tratta di non mangiarne completamente, ma di cercare una forma di equilibrio.
Attenzione ad alcuni cibi in particolare, come i limoni e i pompelmi. Apparentemente sembrerebbero essere acidi, ma in realtà nell’organismo determinano la formazione di sostanze basiche utili al nostro benessere. Soltanto lo stress e le difficoltà digestive possono essere d’ostacolo in questo processo.
Cosa non fare
E’ importante non mischiare alimenti responsabili dell’acidità con quelli alcalini. In effetti, si potrebbe incorrere in fenomeni di cattiva digestione, che causerebbero fastidi intestinali e rigonfiamento addominale. In particolare, i carboidrati cominciano ad essere digeriti nella bocca, un ambiente alcalino, e poi continuano il processo nello stomaco. Per questo è importante che l’acidità gastrica non venga aumentata dal consumo di altri alimenti, la cui possibile acidità potrebbe andare a interferire con gli enzimi della saliva. Nello specifico, non bisognerebbe abbinare amidi e frutta acida o proteine. Queste ultime non vanno bene nemmeno con i grassi e con gli zuccheri. La regola a cui obbedire sarebbe quella di preferire gli amidi a pranzo e le proteine a cena.
Ricette alcaline
Una ricetta da fare è la zuppa di farro e fagioli. Si tratta di un piatto semplice, che rientra nella tradizione culinaria classica. Gli ingredienti che ci servono sono: fagioli secchi (200 grammi), farro (150 grammi), concentrato di pomodoro (un cucchiaio), olio extravergine di oliva (3 cucchiai), salvia (5 foglie), una carota, mezzo gambo di sedano, uno spicchio d’aglio, sale e pepe.
Lasciate i fagioli in ammollo per 12 ore e poi lessateli in acqua salata con salvia e aglio. Tritatene metà con il passaverdura e tagliate i condimenti in piccoli pezzi. Fateli rosolare nell’olio e aggiungete il concentrato di pomodoro, da far cuocere per circa 10 minuti. Aggiungete la purea ottenuta e infine il farro. Si può mettere anche dell’acqua calda, per favorire la cottura. Prima che questa termini, inserite i fagioli rimasti.
Proviamo a preparare anche un’insalata fresca. Occorre avere: 400 grammi di carote, 200 di olive, un fungo, un sedano, 5 cucchiai di olio extravergine di oliva, del sale. Affettate il fungo e mettetelo sul fuoco. Tagliate il sedano a strisce. Spuntate le carote e tagliuzzatele. Mettete tutti gli ortaggi in una ciotola e infine scolate il fungo e unitelo al resto delle verdure, insieme alle olive verdi snocciolate. Condite il tutto con un filo di olio extravergine di oliva. Salate e servite.
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Foto di michella.weng