Dieta, perché gli ultimi chili sono difficili da perdere

Il momento più faticoso della dieta è quando bisogna perdere gli ultimi chili in eccesso: perché è così difficile buttarli giù

Il momento più difficile della dieta non è quello di iniziarla, pur dovendo essere predisposti psicologicamente, bensì quello di gettare giù gli ultimi chili in eccesso. Dopo un periodo di alimentazione ipocalorica, magari anche di tanta attività fisica, si è dimagriti ma non quanto si vorrebbe ed è deprimente non riuscire ad andare oltre. Gli ultimi chili sono difficili da eliminare e il motivo è strettamente connesso al nostro metabolismo. Esso, infatti, va man mano assestandosi con il diminuire del peso. Lo stesso fabbisogno giornaliero cambia, insieme al dispendio calorico dato dalle azioni del nostro organismo.

Tutto questo porta ad una frustrante fase di stallo che colpisce anche la psiche e porta i soggetti più deboli a gettare la spugna e ricadere nelle vecchie errate abitudini che faranno repentinamente riprendere diversi chili. Ci sono alcuni validi metodi, oltre quello ovvio di affidarsi a un bravo nutrizionista, per superare l’ostacolo di questa temuta fase di stallo.

Dieta, cosa fare per superare la fase di stallo

La prima cosa da fare per perdere gli ultimi chili in eccesso è quella di variare gli alimenti della dieta e rimodulare (leggermente, ndr) verso il basso l’apporto calorico giornaliero. Per questo è meglio affidarsi ad un/a nutrizionista che si occuperà di svolgere al meglio questo compito.

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Il secondo passo è quello di praticare attività fisica, qualsiasi essa sia, e se la si fa già, provare ad incrementarla nell’intensità o frequenza. Al di là del dispendio calorico maggiore che comporterebbe, è un ottimo modo anche per sentirsi più motivati e tonificare il proprio corpo.

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Un’altra cosa importante è quella di non farsi prendere dallo sconforto e rimanere concentrati sul proprio obiettivo. Del resto, se sono solo gli ultimi pochi chili quelli da perdere, vuol dire che il grosso del lavoro è già stato fatto e bisogna andarne fieri. Ora si tratterà solo di raggiungere la ‘perfezione‘ e per quella non c’è alcun bisogno di andar di fretta.