Dieta processata: la lista nera dei cibi da evitare e perché

Sicuramente è la dieta meno salutare al mondo, quella processata: si basa su una lista di cibi che in realtà sarebbe meglio evitare.

Dieta processata
Dieta processata: la lista nera dei cibi da evitare (Ecoo.it)

Quando si parla di alimenti processati, si pensa quasi esclusivamente a una serie di cibi che acquistiamo già inscatolati e che sono magari pronti per essere riscaldati in un forno a microonde. In realtà, la dieta processata è qualcosa di molto più complesso, che si contrappone a quella che è la dieta più salutare di tutte, ovvero la mediterranea.

Cosa si intende per dieta processata

Cosa si intende per dieta processata
Cosa si intende per dieta processata (Ecoo.it)

La definizione di dieta processata non può essere sicuramente definita entro certi canoni e anzi è molto complessa: infatti, un alimento trasformato è qualsiasi alimento che è stato alterato in qualche modo durante la preparazione. Ma contestualmente non tutti i cibi trasformati fanno senza alcun dubbio male alla salute. Vanno fatte le opportune valutazioni, prima di prendere delle decisioni azzardate su un modello alimentare da seguire.

Riconoscere i cosiddetti cibi ultra processati è importante per la nostra salute: la lista è lunga e le conseguenze per la nostra salute a lungo andare sono pericolose. Processare un alimento significa sostanzialmente inscatolarlo, surgelarlo o congelarlo, cucinarlo e rivenderlo già cotto, essiccarlo. Chiaramente, come detto, va fatta attenzione ad alcuni elementi importanti.

Ovvero, alcuni alimenti trasformati possono contenere alti livelli di sale, zucchero e grassi. E quindi fanno male: il rischio di infarto è elevato, così come quello di cancro al colon può aumentare secondo alcuni studi del 30%, rispetto a chi segue una rigorosa dieta mediterranea. Al contempo, alcuni alimenti necessitano di essere trattati per essere sicuri, come il latte.

Quali sono i cibi processati o ultra processati

Quali sono i cibi processati o ultra processati
Quali sono i cibi processati o ultra processati (Ecoo.it)

Nella lista dei cibi processati o ultra processati, dunque, ci sono tutta una serie di alimenti come cereali da colazione, formaggio, verdure in scatola, pane, snack salati, dolci e biscotti, prodotti insaccati o a base di carne, il cui consumo a lungo andare può fare molto male al nostro organismo. Possiamo escludere sicuramente da una black list di alimenti da evitare dei prodotti che pur essendo processati, non hanno rischi.

Parliamo ad esempio di cereali da colazione ricchi di fibre, il pane integrale e alcuni yogurt magri: questi alimenti possono sicuramente inseriti all’interno di una dieta sana. Un caso davvero particolare è quello di verdure, legumi e ortaggi confezionati: attraverso dei processi di trasformazione, infatti, dei cibi assolutamente sani diventano dei gravi fattori di rischio.

Cosa rende alcuni alimenti trasformati meno salutari

Cosa rende alcuni alimenti trasformati meno salutari
Cosa rende alcuni alimenti trasformati meno salutari (Ecoo.it)

Dobbiamo soprattutto chiederci quali sono appunto i fattori di rischio che rendono alcuni prodotti trasformati più pericolosi di altri. Da questo punto di vista, vanno segnalati ingredienti come sale, zucchero e grassi, che vengono talvolta aggiunti agli alimenti trasformati per renderne il sapore più appetitoso oppure ancora per aumentarne la conservazione.

Significa, in sostanza, che senza saperlo noi assumiamo quantità di zucchero, sale e grassi superiori a quelle raccomandate. Si tratta di qualcosa che appunto facciamo in maniera del tutto inconsapevole o quasi, non avendo conoscenza compiuta di quello che mangiamo. Ma in realtà stiamo assumendo calorie in eccesso, rispetto a quelle che servono al nostro fabbisogno alimentare.

Cibi processati in una dieta sana: è possibile?

Cibi processati in una dieta sana: è possibile?
Cibi processati in una dieta sana: è possibile? (Ecoo.it)

Nessun allarmismo, in ogni caso: se non hai alcun controllo sulla quantità di sale, zucchero e grassi negli alimenti trasformati, puoi comunque scegliere cosa acquistare. Guardare le etichette degli alimenti è un ausilio, da questo punto di vista, e sicuramente imparare a leggerle è un ulteriore aiuto nelle scelte alimentari che facciamo. Non possiamo del resto pretendere di eliminare del tutto dalle nostre dispense i prodotti confezionati.

Esistono tra l’altro delle linee guida per dirti se un alimento è ricco o povero di grassi, grassi saturi, sale o zucchero: facciamo un esempio che riguarda magari un cibo che contiene o meno troppi grassi. Come lo riconosciamo? Se ha più di 17,5 g di grassi per 100 g, possiamo considerarlo un prodotto poco salutare, ma se i grassi sono sotto la soglia di tre grammi ogni 100 di prodotto, sicuramente è un alimento più sano.

Lo stesso vale con le soglie di sale, zuccheri e grassi saturi, per le quali si seguono meccanismi simili per comprendere se facciano male oppure no. Inoltre, le donne incinte dovrebbero seguire un regime alimentare ben diverso per la salute propria e del bambino che portano in grembo e in generale, bisogna sapere che carni rosse e lavorate fanno consumate con parsimonia.