La tv pubblica ucraina Suspilne ha raccontato che l’esercito russo starebbe costringendo i cittadini a rimanere nelle zone allagate, dopo il crollo della diga di Kakhovka.
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C’è tanto timore in Ucraina ed in tutto il mondo per quanto sta accadendo negli ultimi giorni a causa del conflitto. Due sere fa, è stata fatta esplodere la diga di Kakhovka che ha provocato l’inondazione di tutti i terreni circostanti.
Quello che molti temono è un disastro ambientale di grandi proporzioni che potrebbe interessare il mondo intero. Una situazione che preoccupa tutti. In merito, ha parlato la televisione pubblica ucraina che ha spiegato come i russi stiano impendendo ai residenti di lasciare la città di Oleshky.
Oleshky, cittadini costretti a rimanere nelle case allagate
È drammatica la situazione a Oleshky, nella regione di Kherson, inondata dopo l’esplosione della diga di Kakhovka. L’area è stata invasa dall’acqua ed il fango costringendo migliaia di persone a lasciare le proprie case ormai allagate. Purtroppo, però, non è andata così per molti residenti.
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Stando a quanto dichiarato dalla tv pubblica ucraina Suspilne, come spiega Ansa, ad alcuni abitanti della cittadina, che si trova sulla sponda sinistra del fiume Dnipro, è impedito di lasciare la zona allagata dalle forze armate russe che occupano il territorio. Suspilne ha, inoltre, aggiunto che quanto accaduto avrebbe provocato delle vittime, ma non è ancora possibile stabilire il bilancio esatto.
Infine, secondo quanto riferito, i militari dell’esercito russo manderebbero via i residenti degli edifici non allagati dall’acqua per poi stabilirsi ai piani superiori degli stessi. Si tratterebbe, dunque, di una situazione drammatica a cui si aggiunge quella ambientale. L’esplosione ha provocato, oltre alle inondazioni, la formazione di una chiazza di petrolio diretta verso il Mar Nero e si stima un danno a livello globale.
La centrale nucleare di Zaporizhzhya
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Al momento, come si temeva nella fase iniziale, sembrano essere scongiurati eventuali rischi per il funzionamento della centrale nucleare di Zaporizhzhya che si trova a meno di 150 chilometri da dove si è verificato il disastro. Una situazione delicata, dato che eventuali incidenti nella centrale potrebbero causare gravi conseguenze per l’Ucraina e tutti i paesi limitrofi.