Dimorfoteca, un fiore bellissimo che può essere minacciato da alcune patologie. Hai per caso trovato delle macchie? Ecco cosa bisogna fare per rimediare.
Tra i fiori piu’ belli e dal fascino misterioso che abbiamo in Natura vi è lei, la dimorfoteca. Essa si caratterizza per essere una bellissima pianta fiorita le cui infiorescenze ricordano delle margherite – per la forma lunga e sottile dei petali – seppur comunque colorate, varie sfumature, una piu’ suggestiva dell’altra.
La bellezza dei suoi fiori spiega perché molti la scelgano come pianta per abbellire i propri angoli verdi o per dare personalità alla propria abitazione. Ecco perché davanti a cotanta bellezza dobbiamo stare attenti, potrebbe bastare una distrazione e troveremmo delle macchie bianche sui petali. Cosa occorre fare in questi casi?
Per prima cosa dobbiamo studiare la pianta che si presenta davanti a noi (ma questo vale un po’ come linea guida generale per ognuna) solo così potremmo cogliere le ragioni che si celano dietro questa triste comparsa che ne deturpa la bellezza e capire soprattutto come porvi rimedio per farla tornare sana come prima di questa comparsa.
Le piogge acide possono far insorgere delle macchie bianche lungo i petali dei fiori. In questo caso non c’è purtroppo modo di recuperare i tuoi vecchi fiori, puoi effettuare degli interventi sul terreno ed attendere praticamente che i nuovi fiori crescano sani. L’azione dev’essere mirata a modificare il ph del terreno, per renderlo meno acido, a tal proposito la cenere può essere un validissimo aiuto.
La botrite – nota anche come muffa grigia – è sicuramente una causa di deperimento del fiore. Prevenire la malattia non è così semplice ma si può tentare ponendo in essere delle azioni mirate quali ad esempio evitare la condensa sui boccioli dei fiori, rimuovere il materiale vegetale morto che interessa la pianta, evitare di innaffiare i fiori dall’alto (così eviterai che l’acqua andrà a finire sui boccioli). Assicura infine un maggiore circolo d’aria.
L’oidio è un fungo che si diffonde su foglie e fiori e può attaccare la tua pianta anche solo con una semplice spora portata dal vento. Gli attacchi di oidio sono quasi sempre confinati alla superficie esterna della pianta, non penetra direttamente all’interno ma è comunque una minaccia. Si consiglia di ridurre gli sbalzi termici.
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