La diossina fa paura. Tanta paura, in tutta Europa. La scoperta di uova contaminate in Germania ha procurato un allarme generale in tutto il vecchio continente, a causa degli export delle uova. Tutto è partito dal mangime sottoposto alle galline, chiaramente contaminato dalla sostanza nociva, e quindi trasferito anche al loro prodotto finale. Bruxelles ha chiesto spiegazioni e chiarimenti al fronte tedesco, intanto sono scattati i controlli di filiera dappertutto. Anche in Italia.
Le uova esportate sono circa 136.000 solo in Olanda, naturalmente sospettate di contenere l’infame diossina. Si spera che la tracciabilità dei prodotti possa far scattare lo stop generalizzato alla sua diffusione, ma resta sempre il dubbio: che queste uova siano già state utilizzate in parte per la produzione di torte, merendine, pasta fresca, ecc.? Non è improbabile, e sicuramente non lo si può ricondurre dalle etichette alimentari.
Come sempre, gli alimenti biologici tornano a rivendicare la maggiore affidabilità e genuinità. Ma ormai la “frittata” è stata fatta. Per quanto riguarda l’Italia, in controlli da parte del Ministero della Salute sono partiti e hanno coinvolto la catena alimentare. Successive verifiche partiranno giovedì per mezzo dei carabinieri del Nas e le Regioni. Secondo voi c’è da stare tranquilli?
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