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Di disastri ambientali ce ne sono stati molti nel corso del tempo. Alcuni sono risultati essere particolarmente distruttivi e sono passati alla storia anche per il loro grado di pericolosità. In seguito a determinate situazioni ci sono stati degli impatti ambientali incredibili. Basti pensare, ad esempio, a quello che è successo a Chernobyl. Nessuno può dimenticare una tragedia di tal genere, che ha avuto delle ripercussioni enormi.
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Disastro nucleare di Chernobyl
Il 26 aprile del 1986 qualcosa non andò bene nel tentativo di testare una nuova teoria. Il reattore nucleare di Chernobyl fu interessato da una reazione nucleare impetuosa, che portò ad un incendio e ad un’esplosione. I Paesi più colpiti furono la Bielorussia e l’Ucraina. Comunque la nube tossica che si originò dall’esplosione arrivò perfino in Irlanda. Ci furono 56 morti inizialmente e, nel corso del tempo, le conseguenze sono state disastrose, essendosi registrati più di 4.000 casi di cancro. Ancora oggi fino a 30 chilometri dalla zona appare come un deserto. Grandi quantità di materiale nucleare sono rimasti in decomposizione nell’area.
Marea nera nel Golfo del Messico
Quello della marea nera che ha interessato il Golfo del Messico, a partire dal 20 aprile 2010, è stato definito il più grave danno ambientale marino della storia americana. Per più di 100 giorni c’è stato in mare uno sversamento di greggio, che proveniva da una piattaforma per la costruzione di un pozzo in profondità. I danni sono stati enormi nella pesca, nel turismo, nella salute degli animali marini. L’ecosistema è stato fortemente compromesso.
Centrale nucleare di Fukushima
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Sempre un disastro nucleare è stato quello di Fukushima, in Giappone, avvenuto l’11 marzo del 2011. In quella data uno tsunami ha colpito la costa nord orientale del Paese, con onde che hanno raggiunto l’altezza di 30 metri. Si è scatenato anche un sisma di magnitudo 9. In seguito a tutti questi eventi le centrali nucleari sono andate in tilt e il reattore numero 1 della centrale di Fukushima è esploso. Sono state evacuate 100.000 persone, è stata stabilita una zona vietata di oltre 30 chilometri e molte persone sono state esposte agli effetti delle radiazioni.
Nube di TCDD in Brianza
Era il 10 luglio del 1976, quando da una nota fabbrica di pesticidi nel Comune di Seveso, in Brianza, venne rilasciata una nube di TCDD (tetraclorodibenzoparadiossina). Circa 37.000 persone furono esposte a questa sostanza chimica e tutta la zona venne invasa da sostanze ritenute tossiche e cancerogene. Furono macellati più di 80.000 animali, per evitare danni alla catena alimentare. Le autorità furono costrette ad evacuare più di 600 persone.
Nube tossica a Bhopal
Il 3 dicembre 1984 dallo stabilimento della Union Carbide India Ltd di Bhopal, dove si producevano pesticidi, si sprigiona una nube tossica di isocianato di metile. Si tratta di 40 tonnellate, che causano la morte di 3.000 persone. Nel 2010 un tribunale locale ha emesso una sentenza di colpevolezza nei confronti di 8 ex dirigenti indiani, accusati di omicidio colposo per grave negligenza.