Furono 228 le vittime dell’incidente aereo del volo Korean Air 801 avvenuto la notte del 6 agosto del 1997: la ricostruzione della tragedia.
Durante le manovre di atterraggio, un aereo si schiantò al suolo a pochi chilometri dall’aeroporto dove era diretto. È la dinamica del disastro aereo avvenuto nella notte del 6 agosto del 1997 vicino l’aeroporto internazionale di Guam.
A bordo del velivolo, operato dalla compagnia Korean Air, si trovavano 254 persone: nello schianto 228 morirono, mentre le altre 26 rimasero ferite e trasportate in ospedale dai soccorsi giunti sul posto subito dopo l’incidente.
Guam, l’incidente aereo del volo Korean Air 801
Nella notte del 6 agosto 1997 il volo Korean Air 801 si schiantò al suolo durante le operazioni di atterraggio all’aeroporto internazionale di Guam, nel territorio statunitense di Guam.
L’aeromobile, un Boeing 747-300 della compagnia di bandiera della Corea del Sud, era partito dall’Aeroporto Gimpo di Seul per dirigersi verso Guam. A bordo viaggiavano 254 persone: 237 passeggeri e 17 membri dell’equipaggio. Il velivolo, dopo qualche ora, raggiunse l’aeroporto di Guam ed inizio tutte le procedure per atterrare sulla pista 6L. Il controllore del traffico aereo avvisò i piloti che l’instrument landing system era fuori servizio, circostanza a cui si aggiungeva la scarsa visibilità dovuta al maltempo in zona.
L’aereo perse rapidamente quota e, a circa cinque chilometri dalla pista, impattò contro il suolo disintegrandosi, vicino la base US Navy di Nimitz Hill. Sul posto giunsero i soccorsi che avviarono le operazioni, rese complicate dal maltempo. Per 223 persone non ci fu nulla da fare: persero la vita sul colpo, altre 5 morirono successivamente in ospedale. Le restanti 26 che si trovavano a bordo rimasero ferite, alcune delle quali in maniera grave.
Le inchieste
Le indagini avviate successivamente dal National Transportation Safety Board accertò che a causare lo schianto fu il rapido avvicinamento all’aeroporto da parte del velivolo che scese sotto la minima altitudine in anticipo rispetto al previsto. Ad influire pare fu anche la stanchezza del pilota che aveva effettuato un altro volo, senza riposarsi, subito prima di quello rimasto coinvolto nell’incidente.
Dopo la tragedia, venne stabilito il blocco dei voli della compagnia sudcoreana verso Guam che ripresero solo 12 anni più tardi, nel 2009.