Il disastro di Bento Rodrigues è considerata la tragedia ambientale più grande nella storia del Brasile: ecco cosa accadde il 5 Novembre 2015.
Siamo nel 2015 nel distretto di Santa Rita Durao, nel comune di Mariana, città situata a circa 100 chilometri dalla metropoli Belo Horizonte. In questa zona sorge una grande miniera soprannominata “Germano”. In essa vi sono locati anche dei grandi bacini di decantazione, ovvero delle vasche di enormi dimensioni nelle quali vengono rilasciati i liquidi carichi di materie solide al fine di separarle dalla fase liquida.
Già dall’Ottobre del 2015 iniziarono alcuni lavori di manutenzione dei bacini: il progetto era quello di innalzare i serbatoi poiché avevano raggiunto i livelli massimi di contenimento di rifiuti minerari. Intorno alle 15:30 del 5 Novembre nella diga si verificò un cedimento che portò alla fuoriuscita di una limitata quantità di fanghiglia. Non fu una problematica eccezionale in quanto venne inviata una piccola squadra per la riparazione. Nulla a che vedere però con quello che accadde appena 50 minuti dopo..
Alle 16:20 si verificò un crollo catastrofico, che provocò lo sversamento di un grande volume di fanghi tossici sulla valle di Santarem. Il villaggio operaio di Bento Rodrigues, dal quale prende il nome il disastro e che si trovava approsimativamente a 2,5 chilometri dalla zona mineraria, fu completamente seppellito da tonnellate e tonnellate di fanghiglia. A causa della posizione remota e a causa di infrastrutture stradali non proprio vantaggiose, i soccorsi furono molto complicati.
Per quanto riguarda l’ambiente, la problematica maggiore arrivò alle 18:30. I rifiuti tossici e la fanghiglia raggiunsero il Rio Doce, fiume assai esteso del Brasile. Secondo gli esperti di settore, i rifiuti potranno essere eliminati solamente tra 100 anni. Molte persone si rifornivano d’acqua presso quel corso. Inutile a dirsi, tutt’ora risulta impossibile visto che sono state trovate innumerevoli quantità di metalli pesanti nocivi per la salute, non solo dell’uomo ma anche della fauna che popola quel fiume.
Al termine dell’emergenza, vennero registrati 13 morti, tutti nel complesso abitativo di Bento Rodrigues. Al contempo 50 furono i feriti e circa 600 gli sfollati. I danni ambientali invece furono incalcolabili. L’azienda proprietaria del bacino minerario è stata obbligata dal Ministero dell’ambiente brasiliano a versare una multa di 4,4 miliardi di reais, moneta locale. Inoltre il Brasile ha attinto da un fondo creato dopo il disastro della Deepwater Horizon per cercare di sistemare i danni ambientali avvenuti.
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