Una situazione che si configura come terribile per quanto riguarda l’inquinamento ambientale e che presuppone la messa in atto di strategie di risanamento ambientale destinate a protrarsi a lungo nel tempo. Proprio per questo l’Ungheria ha deciso di ricorrere all’aiuto dell’Unione Europea, perchè un disastro del genere non può essere affrontato con poche forze. Nello specifico si prevede che, nell’ambito del piano degli aiuti internazionali, vengano mandati in Ungheria degli esperti in grado di valutare la situazione.
Si tratterà di persone competenti nel settore della gestione dell’inquinamento e in quello della riduzione dell’impatto ambientale negativo, che dovrebbero agire nel modo più adeguato per limitare i danni provocati dai fanghi corrosivi. Un intervento internazionale dunque a favore della sostenibilità ambientale. Il problema più difficile da affrontare è quello che riguarda gli effetti riscontrabili sull’ecosistema.
Non bisogna infatti dimenticare che i fanghi nocivi hanno raggiunto il Danubio, facendo sentire sempre di più l’allarme di un’eventuale contaminazione delle acque.
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