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Disastro del volo Air France 296, errore del pilota

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L’errore umano è stato fatale per tre passeggeri che hanno perso la vita a bordo del volo Air France 296. Le indagini accusarono quattro uomini di omicidio colposo.

Volo air france dimostrativo
Volo dell’Air France simile a quello coinvolto nell’incidente (Foto da Wikipedia) – Ecoo.it

Un altro incidente aereo che ha provocato diverse vittime nel 1988. Lo stesso anno l’attentato terroristico su un volo della Pan Am, che non ha riportato superstiti. Stavolta invece si tratta di incidente non volontario. Anche se si parla di incidente, il capitano dell’aereo ed altri tre uomini, sono stati accusati di omicidio colposo. Solo il capitano fu chiuso in carcere, gli altri subirono la libertà vigilata. Le condanne avvennero in seguito ad accertamenti dell’errore umano attraverso l’analisi della scatola nera e delle registrazioni di viaggio.

L’aereo era un Airbus, il primo prototipo fly by wire costruito per uso civile e non militare. Ciò che ha messo in pericolo i passeggeri è stato il fatto che il volo doveva sorvolare ad una bassa altitudine, in quanto l’itinerario prevedeva una tratta dimostrativa di air show, alla quale si sarebbe accompagnata una conferenza stampa.

La ricostruzione dell’incidente

Era il 26 giugno 1988. La compagnia Air charter International, una filiale di Air France, aveva scelto l’airbus A320-111 per effettuare un volo dimostrativo, che comportava un passaggio ad una bassa altitudine, pari a 100 piedi – circa 30 metri di altezza -. Gli aerei di questa tipologia erano stati consegnati alla Air France solo due giorni prima. L’aeroporto di partenza era il Charles De Gaulle, e l’arrivo con conferenza stampa era previsto per Basilea – Mulhouse. Il piano di volo prevedeva che dopo la dimostrazione l’aereo ripercorresse il tragitto al contrario. Nel frattempo era previsto un volo panoramico sul monte Bianco, di cui i passeggeri avrebbero potuto beneficiare, per poi atterrare a Parigi. Le cose non sono andate esattamente così.

Aereo in panne che sorvola il bosco (Foto da Canva) – Ecoo.it

L’altitudine prevista sull’aeroporto di Mulhouse era la metà di quella consentita in Francia. I piloti conoscevano l’aeroporto, ma ci furono determinati problemi che distrassero i piloti e l’equipaggio, tra cui il fatto che il pubblico, da programma, doveva essere riunito da un’altra parte. In conseguenza alla distrazione l’aereo scese da 100 piedi a 40, sorvolando un bosco alla fine della pista che non era visibile nelle mappe. Oltretutto la posizione dell’aereo aveva il muso verso l’alto, per cui la visibilità del bosco era interdetta. I piloti si accorsero degli alberi solo 5 secondi prima dell’impatto. A quel punto era troppo tardi.

I soccorsi e le indagini

Relitto aereo nel bosco (Foto da Canva) – Ecoo.it

L’aereo era planato sopra gli alberi, dato che le turbine avevano mangiato notevole quantità di rami. L’ala destra venne strappata via nell’impatto, ma i passeggeri erano tutti sopravvissuti. Le operazioni di evacuazione non furono semplici. I rami incastrarono il portellone per l’apertura di emergenza, ed anche lo scivolo fu difficile da srotolare sugli alberi. Ad un certo punto le fiamme iniziarono ad invadere parte della cabina, per cui i passeggeri, presi dal panico, iniziarono a spingersi per uscire. Le tre vittime furono: un ragazzo disabile in sedia a rotelle; una ragazza rimase incastrata dalla cintura di sicurezza che non riusciva a togliere; una donna, tornata indietro per soccorrere la ragazza, è stata avvolta da fiamme e fumo e perse la vita.

Le indagini successive portarono alla condanna di quattro uomini: il comandante, due ufficiali e l’organizzatore dell’air show. Solo il comandante fece sei mesi di carcere. Diversi problemi vennero riscontrati. Tra cui l’altezza eccessivamente bassa, i piani di volo e le mappe non trasmesse accuratamente. Il comandante venne posto agli arresti per omicidio colposo di tre persone.

Giulia Borraccino

Sono nata e cresciuta a Roma. Laureata in Comunicazione con specializzazione in semiotica testuale, nel tempo mi sono appassionata all'approfondimento dei temi ambientalisti ed al giornalismo d'inchiesta. Amo l'arte in tutte le sue sfaccettature.

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