Un disastro ambientale tra i più gravi che abbiano colpito la Russia, a Noril’sk. Lo sversamento di gasolio ha causato gravi problematiche ambientali.
Purtroppo non è così raro apprendere di disastri ambientali causati dal versamento di petrolio, o comunque di carburanti, in mare o in aree che di conseguenza vengono devastate dall’inquinamento. Il problema maggiore è che in questi casi è praticamente impossibile rimediare appieno. Quando il disastro è fatto, non c’è nessun intervento che possa recuperare quello che è stato perduto.
Certo, si può tentare di arginare i danni conseguenti, come il creare delle dighe per non allargare troppo la contaminazione dell’acqua, o si può tentare il salvataggio delle specie marine che in quell’area vivono e si sostentano. Tuttavia non sono operazioni affatto semplici. Quando il danno è fatto, è praticamente impossibile inibirne gli effetti, così come accade per i disastri nucleari. Ed allora l’unica cosa che si può fare è fare in modo che non si creino più i presupposti per un disastro naturale come quello di Noril’sk.
Nel maggio del 2020 eravamo tutti impegnati nel passaggio tra la fase uno e la fase due della pandemia. Si iniziava a rimettere il naso fuori casa, ma con tanta paura e con poche mascherine a disposizione. Dunque data l’emergenza sanitaria, senza dubbio ai più sarà sfuggito il disastro di Noril’sk. Si è trattato di un evento di portata mondiale che ha coinvolto la nazione russa. Una centrale elettrica improvvisamente ha iniziato a perdere gasolio. La fuoriuscita ha causato l’immediato versamento nelle falde acquifere circostanti. Una vettura Nissan è stata travolta dall’onda di gasolio, ed è finita rapidamente in fiamme.
Inizialmente si era pensato che la rottura dei barili fosse stata causata dal sinistro con il veicolo, ma invece no, è stata una frammentazione data dalla scarsa manutenzione delle componenti. Il cedimento del serbatoio 5 della centrale ha comportato in pochi minuti il versamento di circa 17.000 tonnellate in un’area di 4 ettari, annullando la flora e fauna circostanti.
In conseguenza al fatto, il presidente della Russia ha dichiarato immediatamente lo stato di emergenza, richiedendo dei supporti per arginare il problema, che allo stato attuale è ancora critico. Inoltre è stata criticata la trasmissione delle informazioni. Il Governo è venuto a conoscenza del fatto solo due giorni dopo l’incidente, a causa di allarmanti messaggi su Facebook. Le cause che hanno portato al disastro di Noril’sk, sono imputabili alla subsidenza del terreno, ed alla mancanza di controlli, che a causa di interventi in atto sulla centrale elettrica, mancavano dal 2016.
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