Il 27 agosto del 1921 un terribile incidente si consumerà vicino Roma. L’impatto fu devastante, ricostruiamo quei tragici momenti.
Era una giornata calda di agosto ed erano giunte le 18, quando due treni rimasero coinvolti in un terribile incidente alla stazione della Magliana, zona di Roma. Uno dei due convogli era diretto verso la Capitale e proveniva da Ladispoli, mentre continuava la sua corsa questo venne speronato dal treno merci 6715, quest’ultimo si apprestava ad effettuare la manovra di accodamento nel deviatoio.
La brusca frenata non riuscì ad evitare l’impatto e il convoglio si fiondò sul treno, causando il volo di alcune carrozze nella scarpata esterna, il resto dei vagoni da lì a poco si sarebbero rovesciati da un lato.
I soccorsi partirono immediatamente, ma per alcuni dei passeggeri non ci fu nulla da fare. Le prime notizie, in un primo momento, parlarono di 37 morti, dopo pochi giorni, questa notizia è stata smentita perché le vittime in realtà erano 23, mentre i feriti 85, alcuni arrivarono in ospedale in condizioni gravi, mentre altri furono medicati sul posto. Per favorire i tempestivi soccorsi fu necessario bloccare alcuni treni, poco dopo arrivarono sul posto tre convogli di soccorso.
Lo scenario già drammatico, poteva ancor di più aggravarsi, ma il peggio fu scongiurato: Un terzo treno che stava sopraggiungendo non colpi gli altri convogli grazie ad un macchinista che rendendosi conto dei segnali di ostacolo, prontamente si adoperò per un arresto di emergenza, alcuni dei passeggeri dopo quanto accaduto riporteranno ferite lievi.
L’inchiesta è stata affidata al procuratore del Re. Posti ad interrogatorio il Capostazione aggiunto, il macchinista del treno merci e il deviatore che aveva permesso gli scambi. Inoltre, poco dopo venne messo in evidenza che la locomotiva era stata messa in funzione da un giovane fuochista, perché il macchinista non era presente sul posto.
Infine, il direttore generale delle ferrovie all’epoca aprì un’inchiesta interna. Non si aspetterà molto e il 30 agosto verrà depositato il verbale di inchiesta giudiziaria, furono evidenziate le responsabilità del capostazione che autorizzò la manovra, questa non era consentita se in arrivo c’era un treno. Il macchinista aveva pure delle responsabilità perché aveva abbandonato il treno e in più il giovane aveva guidato senza possedere i permessi necessari.
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