Due treni, dopo il deragliamento di uno di essi, si scontrarono tra Brescia e Ospitaletto nel dicembre del 1960: il disastro ferroviario provocò morti e feriti.
Mancava poco più di una settimana al Natale del 1960, quando in Italia si consumava l’ennesimo incidente ferroviario con morti e feriti. La tragedia avvenne il 17 dicembre sui binari nel tratto compreso tra Brescia e Ospitaletto.
Qui un treno deragliò improvvisamente per poi scontrarsi con un altro convoglio che viaggiava sul binario opposto. Coinvolti nell’incidente il rapido R 464 partito da Venezia ed il direttissimo che, invece, proveniva da Milano.
La ricostruzione dello schianto di Ospitaletto
Erano quasi le 10:00 del 17 dicembre 1960, quando il treno direttissimo partì dalla stazione di Milano per raggiungere la sua destinazione: Venezia. Poco dopo aver oltrepassato la stazione di Ospitaletto, il convoglio aveva raggiunto una velocità di circa 100 km/h, quando l’improvvisa rottura di una ruota provocò il deragliamento.
Il convoglio non era assai danneggiato, ma aveva invaso l’altro binario. Questo determinò l’inevitabile schianto con il treno che da lì a poco sarebbe sopraggiunto. Si trattava del rapido proveniente da Venezia e diretto verso il capoluogo lombardo che viaggiava ad una velocità di quasi 125 km/h. Il conducente, accortosi di quanto stava accadendo, provò una frenatura rapida, ma questo non aiutò perché il terribile schianto non fu evitato.
Le locomotive del direttissimo, subito dopo, volarono nella scarpata. Momenti di puro terrore quelli vissuti dai passeggeri che si trovavano a bordo dei vagoni.
Il bilancio della tragedia
I soccorsi, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine si precipitarono e trovarono davanti i propri occhi una scena spaventosa, pochi attimi e iniziarono a lavorare duramente contro il tempo cercando di estrarre più persone possibili. Tra le lamiere accartocciate riuscirono ad estrarre i primi feriti che furono immediatamente trasportati negli ospedali della zona per prestare soccorso. In totale le persone rimaste ferite erano 36, tra cui alcune in maniera grave, mentre 4 persero la vita.
Come da prassi, vennero avviate le inchieste con l’intento di accertare le cause ed eventuali responsabilità dell’incidente. Al vaglio degli investigatori anche quelle che determinarono la rottura della ruota del direttissimo partito da Milano.