Nell’aprile del 1989 un terribile incidente ferroviario sconvolse la comunità di San Severo (Foggia) e l’Italia intera: la ricostruzione del disastro.
Un anno che ha cambiato letteralmente la storia a livello globale il 1989: la data storica è il 9 novembre quando simbolicamente cade il muro di Berlino che aveva diviso la Capitale tedesca per 28 anni, dal 1961. A marzo viene presentato da Tim Berners-Lee il documento “World Wide Web: Summary” che sancisce la nascita del World Wide Web, il principale servizio Internet.
Il 18 aprile, invece, iniziano a Pechino le proteste di piazza Tienanmen, proteste durante cui verranno uccisi centinaia di studenti e lavoratori. Iconica rimane la foto scattata del giovane che tenta di fermare alcuni carri armati con in mano sole delle buste, forse della spesa. Solo pochi giorni prima dall’inizio di quelle manifestazioni a Pechino, il 3 aprile, in Italia si consumò un terribile disastro ferroviario: la tragedia a San Severo (Foggia).
Nel pomeriggio del 3 aprile 1989 un terribile incidente ferroviario si verificò nei pressi della stazione di San Severo, comune della provincia di Foggia.
Intorno alle 16:15, il treno regionale 12472, partito dalla stazione di Bari Centrale, si apprestava ad entrare nello scalo sanseverese, ma qualcosa andò storto ed il convoglio deragliò improvvisamente finendo contro l’edificio, dove si trovavano il bar, l’edicola, la biglietteria e l’ufficio del personale. Uno scontro violentissimo considerato che il treno pare viaggiasse ad una velocità di circa 100km/h.
Fumo, macerie ed un ammasso di lamiere delle carrozze andate distrutte, questo è quanto si presenta davanti agli occhi dei soccorritori precipitatisi alla stazione. Si corre contro il tempo per salvare le persone che viaggiavano sul convoglio, circa una ventina di passeggeri ed il personale di bordo. Purtroppo, per otto persone non ci fu nulla da fare, altre rimasero ferite e trasportate in ospedale.
Le immagini della tragedia riempirono già in giornata i telegiornali documentando quanto era avvenuto e le operazioni da parte dei soccorsi giunti sul posto.
Per risalire alle cause del disastro, gli inquirenti iniziarono subito ad indagare. La dinamica ancora oggi rimane poco chiara anche se in molti imputarono la responsabilità dell’accaduto alla velocità del treno che avrebbe affrontato la curva prima della stazione a circa 100 km/h, una circostanza che sarebbe stata notata anche dai testimoni che si trovavano lì al momento della tragedia.
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