La collisione ha causato il decesso di 128 persone, tutti i passeggeri ed equipaggio a bordo. Non ci sono stati superstiti nell’incidente aereo, e per decenni sono continuate le indagini
Era il 1956. È stato il più importante disastro aereo di velivoli commerciali fino a quell’anno. Due voli di linea si sono trovati in rotta di collisione alle 10:30 del mattino del 30 giugno. Erano fuori dal controllo radar. Il luogo dell’incidente è diventato sito di importanza storica. Questo episodio di cronaca è meglio noto come il disastro del Grand Canyon. Lo scontro tra i due aerei, e la dinamica esatta dell’incidente è stata per anni oggetto di indagini. Nel 1956 non c’erano le scatole nere, e data l’assenza di superstiti non è stato possibile interrogare nessuno.
Dunque la ricostruzione dei fatti si è strutturata partendo dalle ultime tracce della torre di controllo. Subito dopo l’incidente ci si è concentrati sui difetti tecnici per stendere una relazione ufficiale dell’accaduto. L’errore umano è stato preso in considerazione solo negli anni successivi, quando la stampa statunitense iniziò a gettarsi sulla storia e sui fatti che potevano essere realmente accaduti.
I due aerei coinvolti erano un DC7 della United Airlines ed un Constellation della TWA. Entrambe compagnie di linea statunitensi. Il DC7 è partito alle 9:04 del mattino dall’aeroporto di Los Angeles, diretto a Chicago, destinazione che non avrebbe mai raggiunto. Mentre il volo della TWA è partito 3 minuti prima, con 34 minuti di ritardo rispetto al previsto, dallo stesso aeroporto di partenza. Il volo doveva raggiungere l’aeroporto di Kansas City. Il DC7 della United Airlines aveva ricevuto l’autorizzazione di volare a 21mila piedi. Mentre all’aereo della TWA esso fu negato. Il comandante chiese di volare 1000 on the top per evitare un temporale, ovvero 1000 piedi al di sopra dei 19mila, e questa volta l’autorizzazione è stata data.
Molto probabilmente, dato che i due voli si trovavano al di fuori dello spazio controllato, e superavano le stesse nubi, sono entrati in rotta di collisione. Dalla ricostruzione dei fatti è probabile che il DC7 stava scendendo, mentre il TWA si trovava immediatamente al di sotto del primo volo. Accortosi all’ultimo momento del Costellation, il comandante della United Airlines tentò una manovra per evitare l’aereo, con la conseguenza del danneggiamento di entrambi i velivoli. Tutti e due gli aerei sono precipitati molto rapidamente nel Grand Canyon, con il decesso di tutti i passeggeri e membri dell’equipaggio. Non tutti i corpi sono stati ritrovati. Negli anni successivi la responsabilità dei fatti cadde principalmente sul pilota del TWA e sulla torre di controllo che aveva autorizzato 1000 on the top. Si ipotizza anche che alcune manovre siano state avventate. All’epoca si usava dare una visione panoramica del Grand Canyon ai passeggeri, alzandosi in volo per consentire di ammirare tutta la bellezza del paesaggio. Dal 30 giugno 1956 questa usanza non è stata più praticata.
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