Brutte notizie giungono dalla spiaggia in Louisiana: come se i danni pressochè irreversibili provocati all’ambiente non bastassero, ora la British Petroleum si mette a fare anche le beffe. Secondo la denuncia scagliata da C.s. Muncy, reporter americano, la compagnia petrolifera rea del disastro incommensurabile capitato nel Golfo del Messico pochi mesi orsono, non sta assolutamente facendo la bonifica del petrolio sulle coste, ma si limita a ricoprire il greggio con della sabbia. In modo da nascondere il misfatto, naturalmente. Addirittura, sul web è stato diffuso un video che mostra le operazioni di occultamento del carburante: roba da non credere.
Nel video divulgato su internet si vede una squadra di addetti ai lavori, con tanto di stivali e camici bianchi, rastrellare la sabbia lungo le coste di Grand Isle. Però, come fa notare il reporter, il fondo della spiaggia non è sabbioso ma stranamente compatto. Questo particolare, ha lasciato quindi intendere che il catrame sia stato solamente coperto. E da qui è scoppiata irrefrenabile la polemica.
Sono nati anche non pochi dubbi agli organi di informazione statunitensi, dal momento in cui la BP ha voluto una folta squadra di uomini della sicurezza per proteggere gli addetti ai lavori nelle zone più devastate del petrolio nelle coste del Golfo del Messico, al fine di non far vedere agli occhi indiscreti dei cronisti e dei fotoreporter quanto fosse in fase di svolgimento. Ora le perplessità hanno un motivo serio per essere alimentate: a quanto pare la marea nera esiste ancora ed è proprio sopra una fitta calotta di sabbia. Vergogna!
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