Questa notizia di ieri proprio non ci voleva: l’arrivo della tempesta tropicale Alex ha imposto l’evacuazione precauzionale di tre impianti di proprietà della British Petroleum, con base nel Golfo del Messico. Infatti, l’acquazzone era previsto nella tarda serata di ieri, e naturalmente per lo staff BP non era possibile continuare i lavori di ripristino: troppo rischioso. Per quanto riguarda invece le strutture stabilizzate in prossimità della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, queste stanno regolarmente adempiendo al loro dovere. Per ora, tutto sta procedendo discretamente.
Purtroppo nel Golfo del Messico è iniziata la stagione degli uragani, e Alex si teme sia il primo di una lunga serie di eventi atmosferici d’incidenza. L’altro ieri Alex ha attraversato la zona di Belize, nell’America centrale. L’interessamento della zona del Messico (penisola dello Yucatan) era prevista ormai da giorni. Per le conseguenze di questo passaggio, attendiamo i prossimi aggiornamenti dai notiziari, ma comunque non si temono grosse complicazioni.
Nel frattempo, il capo della British Petroleum, Tony Hayward, ha voluto diffondere la notizia che l’imbuto artificiale costruito sul pozzo petrolifero del Golfo del Messico sta facendo grandi cose. Hayward ha infatti dichiarato che “Mentre parliamo l’imbuto raccoglie circa 10 mila barili di petrolio al giorno“. Restiamo a vedere gli sviluppi di questo metodo, sperando che sia quello risolutivo.
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