Sembra proprio che la zona del Golfo del Messico sia maledetta: l’uragano Bonnie si sta imbattendo sui luoghi del disastro petrolifero, tanto da costringere gli addetti al ripristino della zona a sospendere i lavori. Il maltempo sembra non voler dare tregua alla zona coinvolta dallo scoppio della piattaforma petrolifera di proprietà della BP, già sotto allarme il mese scorso per il pericolo legato all’allarme generato dall’uragano Alex. L’imminente venuta dell’uragano Bonnie è stata segnalata dal Centro Nazionale Uragani con sede a Miami, per cui c’è da crederci. La tempesta dovrebbe colpire nelle prossime ore prima la Florida, poi il Golfo del Messico e le coste di Louisiana e Texas.
Fortunatamente, ad oggi, il tappo contenitivo installato le settimane scorse sta funzionando a dovere e sembra voler reggere a lungo. Anche se, come ricorderete, aveva generato una seconda falla nel pozzo Macondo. Ora gli addetti ai lavori stanno cercando di contenere proprio quella. Naturalmente, prima dell’avvento della “minaccia Bonnie”.
La British Petroleum ha già pubblicato la circolare dove annuncia lo stop alle azioni di contenimento del greggio. Il comunicato afferma, in accordo con il Governo americano, che “le attività sul pozzo saranno sospese temporaneamente a causa delle condizioni climatiche sfavorevoli provocate dalla tempesta tropicale Bonnie nel Golfo del Messico“. Tutto il personale è già stato evacuato dalla zona, però, la compagnia petrolifera garantisce comunque il costante monitoraggio della situazione.
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