[galleria id=”293″]A pochi giorni dalla tragedia che ha colpito alcune località del messinese (tra cui Giampilieri e Santo Stefano di Briga) e che è costata la vita a 28 persone (fino ad adesso, in attesa del prossimo bollettino) arrivano, e pesantissime, le prime accuse da parte del WWF.
Dopo l’affermazione del Ministro delle Infrastutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, che ha definito quella di Messina “Una situazione disastrosa, anche se poteva andare molto peggio” e, successivamente, ha confermato che malgrado tutto l’opera del Ponte sullo Stretto si farà, interviene l’esponente della più grande organizzazione a difesa della natura.
“Il Governo ritiene prioritaria la questione del Ponte sullo Stretto, piuttosto che la cura dei territori a rischio”, così può essere riassunta l’affermazione uscita dalla bocca del co-segretario del WWF Gaetano Benedetto. In effetti, di fronte al disastro creato dall’alluvione e dalle successive frane, il pensiero sorge spontaneo.
Spende alcune parole a riguardo anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ai nostri governanti chiede: “Meno opere faraoniche, più sicurezza per i cittadini”. Pronta la replica del Ministro: “il Ponte non c’entra nulla”.
In realtà, le Casse dello Stato stanno già mettendo a disposizione 20 milioni di euro per gli interventi di ricostruzione da effettuare, e verranno poi stanziati 1,3 miliardi di euro per il risanamento di alcuni territori della Sicilia e della Calabria. Ovviamente, noi italiani ci auguriamo che stavolta vengano mantenute le promesse, onde evitare di nuovo l’ ennesima tragedia che, da tempo, con alcuni accorgimenti si poteva evitare.
Immagini tratte da:
larderiaweb.it
temporeale.libero.it
forzaitaliacorinaldo.it