Sta spopolando sul web una ricetta per un diserbante naturale. Molti scienziati sono perplessi. È davvero un aiuto per l’ambiente?
I diserbanti, così come i pesticidi, sono dei prodotti chimici compositi che vengono utilizzato in agricoltura per eliminare preventivamente, o ex post, la presenza di parassiti che possano rovinare il raccolto. Il problema del diserbante è che come uccide i parassiti uccide anche il resto della vita. La biodiversità, infatti, si basa su un concetto molto semplice, dove tutti gli insetti sono utili, perché fanno parte della catena alimentare. Se la terra è sana, la probabilità che le piante vengano attaccate dai parassiti è di gran lunga inferiore.
Invece, usando diserbante e pesticida, il suolo si svuota di biodiversità, diventa arido, le piante si indeboliscono e diventano più facilmente attaccabili. Un circolo vizioso a cui l’agricoltura intensiva e la monocoltura ha dato il via. Ed ora che la Comunità europea chiede di eliminare i pesticidi, pare che non se ne riesca a fare a meno. Pesticidi e diserbanti sono anche nemici della salute umana. Un’eccessiva esposizione può portare alla formazione di patologie.
Il diserbante naturale, qual è la ricetta
Sul web sta girando la ricetta di un diserbante fatto in casa, chiamato diserbante naturale. E pare che stia avendo molto successo. Tuttavia gli esperti sono piuttosto perplessi. Il diserbante di per sé è una stortura. In questo caso l’ingrediente di base è l’aceto, a cui va aggiunto del sale grosso prima di spargerlo sul terreno della pianta, per permettere all’aceto di penetrare in profondità. E purtroppo l’aceto, composto di acido acetico, non è affatto salutare. Oltre ai pesticidi uccide o danneggia anche gli altri insetti, che invece servono alla pianta per la biodiversità e per il nutrimento.
Cosa ne pensano gli esperti
A quanto pare l’aceto è lontano dall’essere salubre per le piante. Donatello Sandroni, agronomo e ricercatore in ecotossicologia, si è espresso sulla questione del diserbante fatto con aceto in maniera chiara ed esplicita: “Altra pessima notizia giunge anche dal punto di vista tossicologico, perché la tossicità acuta orale dell’acido acetico è il doppio di quella, per esempio, del tanto vituperato glifosate. La LD50 dell’acido acetico – sostanza chimica anch’essa, con buona pace di chi crede di no – è infatti pari a 3.310 mg/kg contro i 5.600 mg/kg di glifosate. In sostanza, per avere rischio di morte basta ingerirne la metà”.