Allarme per Fleckpe, un malware presente in molte app e che attualmente mette a rischio ben 600mila telefoni smartphone.
Tante sono le insidie che si nascondono dietro una applicazione che scarichiamo da Google Play per i sistemi Android dei nostri smartphone. Spesso, del tutto inconsapevolmente, insieme alle app scarichiamo dei malware che possono risultare essere pericolosissimi. Ce ne sono a decine ogni giorno di app che possono risultare potenzialmente dannose.
Proprio per tale ragione, è bene avere sempre un antivirus o antimalware e spyware installato sul proprio smartphone e in generale diffidare da app che non siano ufficiali. Se non conosci quello a cui potresti andare incontro, non fidarti e non scaricare nulla, in sostanza.
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Perché Fleckpe è un trojan estremamente pericoloso? Ecco la risposta
Già nei giorni scorsi, vi avevamo dato consigli su alcune app da eliminare assolutamente per non incorrere in rischi grossi, ma in questo articolo vi parleremo di un rischio più recente che è stato segnalato da Kaspersky e che riguarda un pericoloso e potente malware che intacca i vostri smartphone. Si tratta di Fleckpe ed è un virus che oltre 600mila utenti, in maniera del tutto inconsapevole, hanno già installato sui propri smartphone.
Nella fattispecie specifica, Fleckpe è un trojan che “gira” ormai da un anno, ma solo di recente è stato identificato. Tra i Paesi di maggiore diffusione, non c’è l’Italia, mentre tra le altre nazioni che devono fare i conti con questo trojan ci sono in particolare Thailandia, Malesia, Indonesia, Singapore e infine Polonia. In questi stati viene quantificato il maggior numero di casi.
Attenzione però perché casi di contagio si registrano anche in altri paesi e in ogni caso bisogna sempre monitorare la situazione e soprattutto verificare l’elenco delle 11 app dietro le quali questo trojan si nasconde e potrebbe colpire i nostri smartphone. I guai cominciano dopo l’installazione: l’app infatti decodifica un payload nascosto, che successivamente attiva in background un codice dannoso. Si attiva dunque un meccanismo che porta l’utente a sottoscrivere a sua insaputa un abbonamento premium.
Ma quali sono le app finite sul banco degli imputati? Nell’elenco che è stato diffuso, ci sono com.impressionism.prozs.app; com.picture.pictureframe; com.beauty.slimming.pro; com.beauty.camera.plus.photoeditor; com.microclip.vodeoeditor; com.gif.camera.editor; com.apps.camera.photos; com.toolbox.photoeditor; com.hd.h4ks.wallpaper; com.draw.graffiti; com.urox.opixe.nightcamreapro.