Da alcuni anni, in una delle località turistiche più apprezzate si sta registrando una seria problematica: una distesa immensa di alghe sulle spiagge.
L’inquinamento ed il riscaldamento globale sta modificando interi ecosistemi danneggiando significativamente il Pianeta. Sono numerosi i fenomeni anomali che vengono costantemente segnalati dagli scienziati in merito.
Tra questi uno che riguarda Cancun, nota e ambita località turistica del Messico che si affaccia sul Mar dei Caraibi. In questo periodo, difatti, le affascinanti spiagge di questa località sono invase da una particolare alga che sta causando diversi problemi, non solo ai turisti.
Tra le mete più ambite dai turisti e dagli amanti dei viaggi ci sono sicuramente i Caraibi, una vasta regione delle Americhe che si affaccia su uno dei mari più affascinanti del mondo, il Mar dei Caraibi, con panorami mozzafiato.
Su questo mare affacciano numerose località appartenenti a diversi Stati dell’America centrale e del Sud. Una di esse è Cancun, cittadina della Penisola dello Yucatan, in Messico, molto apprezzata dai turisti per le sue spiagge. Da alcuni anni, però, nella popolare città messicana si sta registrando un problema di non poco conto: le spiagge, scrivono i colleghi di Meteo.it, sono state invase da una quantità enorme di sargasso, alga galleggiante appartenente alla classe Phaeophyceae che può crescere sino a diversi metri.
La distesa di queste alghe, a cui è stato dato anche un soprannome “Great Atlantic Sargassum Belt”, si presenta in questo periodo dell’anno causando non poche complicazioni, oltre ad impedire l’accesso ad alcune aree delle spiagge e richiedere la rimozione con alti costi. Il sargasso, difatti, arrivato inizia a marcire emanando un odore molto forte che somiglia a quello dell’acido solforico.
Sembra che a provocare l’ampia diffusione di quest’alga possa essere stato il cambiamento climatico. Il sargasso è, difatti, tipico di queste zone, ma la sua crescita esponenziale potrebbe avere delle ripercussioni non di poco conto sull’ecosistema marino. In primo luogo, sulle specie e sulle barriere coralline che si trovano nell’Oceano, già a rischio: queste non riceverebbero più i raggi solari, oscurati appunto dalla fitta quantità di alghe. Inoltre, costituendo una barriera tra la spiaggia ed il mare, le alghe non permetterebbero alle tartarughe appena nate di raggiungere l’acqua provocandone la morte e mettendo a rischio la specie.
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