E’ stato definito come il dog sitter dei record, con 28 cani e più di 20 chilometri a piedi ogni giorno: la storia di Ignazio ha fatto subito il giro del web e sta già conquistando tutti.
L’amore e la passione per gli animali domestici negli ultimi anni sembra aver conquistato il nostro Paese. Secondo i dati Eurispes dello scorso anno, in Italia dal 2015 al 2022 il numero delle persone che sceglie di avere un animale in casa è aumentato quasi del doppio. Se il cane raggiunge una percentuale del quasi 45 % classificandosi come l’animale più scelto, i gatti li seguono a ruota con il 35 %.
Ma, nello stesso tempo, sono aumentate anche le esigenze di persone e famiglie che non hanno abbastanza tempo o risorse a disposizione per prendersi cura di loro. Se è vero che avere un amico a quattro zampe è un’esperienza che si estende sempre di più a macchia d’olio, l’effetto per gli animali domestici può anche non essere racchiusa tra le mura di casa.
In questo senso può fungere da importante occasione lavorativa. E’ il caso del pet sitting, ovvero di persone che si prendono cura, per un tempo limitato o più ampio, degli animali quando i proprietari sono impossibilitati a farlo. Con l’aumento del numero di animali domestici, crescono così anche le possibilità di lavoro per i pet sitter. I più diffusi sono proprio i dog sitter, come testimonia la storia di Ignazio.
In linea generale un pet sitter non è altro che una persona incaricata di curare un animale domestico in modalità che dipendono sia dalle esigenze dell’animale che dai padroni. Nel corso degli ultimi anni questo servizio, anche a domicilio, è sempre più richiesto e anche in Italia il fenomeno si sta espandendo soprattutto nei luoghi dove c’è più diffusione e culto di animali domestici.
Ma soprattutto perché il tran tran e lo stress quotidiano non permettono di passare abbastanza tempo con i cosiddetti amici dell’uomo. Dunque, è proprio in questo frangente che i pet sitter corrono in aiuto. Così come il cane si conferma in testa alle preferenze degli italiani in merito alla scelta degli animali domestici, anche i dog sitter si classificano come uno dei lavori più richiesti e proficui.
Il ruolo del dog sitter consiste principalmente nel prendersi cura del cane, giocando con lui e badando alle sue necessità. Si occupa dunque di nutrirlo, di portarlo a passeggio o di rimanere a casa del proprietario per infondergli sicurezza, di aiutare ad addestrarlo e anche di somministrargli dei farmaci in cui il caso lo richiede. Ma sopra ogni cosa gli tiene compagnia non facendolo sentire solo.
Proprio per tutto il tempo che il dog sitter passerà con il cane, è importante che tra di loro si instauri un rapporto di fiducia e di sintonia, e soprattutto che il dog sitter sia in grado di gestirlo come farebbe il proprio padrone.
Tutte queste mansioni portano un certo ruolo di responsabilità e proprio per questo è un lavoro retribuito bene. Solitamente i prezzi per un dog sitter oscillano in base al tempo in cui il servizio è richiesto e in base agli impegni che dovrà ottemperare nei confronti del cane.
Si va dai 12 ai 18 euro all’ora fino anche ai 25 o 40 euro se c’è necessità di dover tenere occupato un cane per più tempo, come ad esempio durante le vacanze estive o se sono in pensione. In questo senso può sembrare un lavoro molto bello, ma ha anche i suoi aspetti faticosi. Eppure c’è un dog sitter che ha raggiunto livelli record, sottolineando come sia riuscito a trovare il lavoro della sua vita.
Il dog sitter in questione si chiama Ignazio Rodriguez, vive a Milano ma è originario di Buenos Aires. La sua storia è stata raccontata dal Corriere della Sera, ai cui microfoni ha rilasciato un’intervista sulla sua vita e sul suo lavoro attuale. L’uomo di 37 anni si è trasferito nel capoluogo lombardo per amore di Silvia, la sua compagna italiana conosciuta in Brasile.
Lui era lì per la finale dei mondiali del 2014 dell’Argentina contro la Germania, mentre Silvia era in viaggio per un anno sabbatico. Dopo aver vissuto diverse esperienze girovagando, Silvia è tornata a Milano insieme ad Ignazio dove vivono tuttora.
Anche se abita a San Siro, Ignazio lavora principalmente nel primo anello della città metropolitana prendendo in custodia ben ventotto cani camminando fino a 25 chilometri al giorno, dal mattino fino al tramonto.
Come racconta lo stesso argentino, a volte è capitato anche che portasse sette cani alla volta tutti insieme, anche se normalmente sono spalmati su quattro turni.
Ignazio guadagna 12 euro all’ora per ogni cane, ma la sua attenzione verso i cuccioli è ormai diventata famosa in città diventando uno dei dog sitter più richiesti. Come specifica lo stesso Ignazio, ha seguito un corso come operatore cinofilo e data la sua crescente passione per questo lavoro, in futuro vuole approfondire facendo anche quello per educatore e addestratore.
La sua fama si è estesa nel capoluogo arrivando anche a molti professionisti come ad esempio Alessandra Ferri, ex prima ballerina del Royal Ballet e dell’American Ballet Theatre e prima ballerina del Teatro alla Scala, la cui cagnolina Lola è un cocker di 5 mesi molto vivace che fa impazzire Ignazio per stargli dietro.
I cani a cui Ignazio fa da dog sitter sono di tutte le taglie, dal terrier Gigia al lagotto Basilico passando per il golden Jason e il cane da caccia Mylow.
L’argentino ha ormai una sua routine consolidata con i cani, i quali lo aspettano e sanno già come comportarsi in sua compagnia. Portandoli in gruppo, spesso si crea una complicità tra loro come se fossero fratelli e ciò aiuta Ignazio a gestirli ma anche a rendere più unito il rapporto del dog sitter con i cuccioli.
Questo è stato notato dagli stessi proprietari dei cani, che a volte hanno chiesto ad Ignazio di portare con lui i loro figli più piccoli: “Insegno ai piccoli come avere un approccio giusto con gli amici a quattro zampe e loro mi aiutano a farli giocare e correre”, dice l’uomo.
Proprio per tutta la passione che ci mette, Ignazio dice anche di avere voglia di costituire un’associazione o un’impresa ma il suo timore più grande è di non trovare collaboratori che abbiano il suo stesso amore per gli animali e per questo lavoro. Del resto, come ha sottolineato Rodriguez, è “il lavoro della mia vita” e non tutti possono essere all’altezza di questo compito.
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