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Agli arresti domiciliari la preside antimafia Daniela Lo Verde: le accuse

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I carabinieri hanno condotto un’operazione nella mattinata di oggi che ha portato ai domiciliari due dirigenti scolastici ed una dipendente di un negozio.

Palermo arrestata preside Lo Verde
Scuola (vitec40 – Adobe Stock) – Ecoo.it

All’alba di questa mattina, un’operazione eseguita dai carabinieri di Palermo ha portato all’arresto di Daniela Lo Verde, preside della scuola Giovanni Falcone, del vicepreside Daniele Agosta e di una dipendente di un negozio di elettronica.

I tre sono finiti agli arresti domiciliari con le accuse di peculato e corruzione. Secondo quanto riscontrato dagli investigatori, i dirigenti avrebbero dichiarato il falso per ricevere finanziamenti Pon e avrebbero affidato in esclusiva la fornitura di materiale elettronico ad un negozio ricevendo in cambio dispositivi.

Palermo, operazione dei carabinieri: ai domiciliari la preside Lo Verde

Daniela Lo Verde, preside della scuola Giovanni Falcone, sita nel quartiere Zen di Palermo, e nota esponente antimafia è finita agli arresti domiciliari con le accuse di peculato e corruzione. Ai domiciliari anche il vicepreside dell’istituto Daniele Agosta ed una dipendente di un negozio di elettronica, Alessandra Conigliaro.

Carabinieri (Federico – Adobe Stock) – Ecoo.it

L’operazione dei carabinieri del capoluogo siciliano, ribattezzata “La coscienza di Zen-O”, in riferimento proprio al quartiere palermitano dove si trova la scuola, è scattata questa mattina all’alba. Dalle indagini, durate oltre un anno, come riportano alcune fonti locali la redazione di Tgcom24, sarebbe emerso che i dirigenti avrebbero attestato il falso per ottenere dei finanziamenti destinati ad alcuni progetti Pon che non sarebbero stati mai realizzati o realizzati in parte.

Inoltre, i militari dell’Arma avrebbero individuato all’interno dell’ufficio della preside un’ingente quantitativo di prodotti alimentari e dispositivi elettronici che erano destinati agli alunni della scuola, ma prelevati dai dirigenti per le loro necessità. Alcuni prodotti della mensa sarebbero stati portati anche a casa dalla preside.

Circostanze emerse dalle immagini riprese da alcune telecamere nascoste piazzate nell’istituto e dalle intercettazioni.

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Accordi con un negozio per la fornitura di materiale elettronico

Carabinieri (RusskyMaverick- Adobe Stock) – Ecoo.it

Infine, secondo gli inquirenti, riporta Tgcom24, sarebbe stato riscontato il fatto che i dirigenti avrebbero preso degli accordi con un negozio di materiale elettronico per la fornitura scolastica ricevendo in cambio dispositivi, come tablet e smartphone.

La preside Lo Verde, che era stata anche insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica, era molto nota in città per il suo impegno contro la mafia e le battaglie per la legalità

Marco Spartà

Nato nel 1991 in Sicilia. Giornalista Pubblicista e laureato in Media comunicazione digitale e Giornalismo alla Sapienza di Roma. Da oltre dieci anni ricopro il ruolo di articolista collaborando per diverse testate. Scrivo di cronaca, politica, ambiente, economia e sport. Una grande passione mi lega alla cronaca nera e all'attualità a cui dedico gran parte della mia scrittura.

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