Oggi, per scoprire se si è in dolce attesa, sono in commercio i test di gravidanza: ma quali erano i metodi utilizzati in tempi antichi?
Ci siamo mai chiesti come facevano moltissime secoli fa le donne a capire se fossero in gravidanza, dato che i test per scoprirlo sono arrivati nel corso del Novecento: ma prima quali tecniche venivano usate?
Partiamo dal presupposto che nel corso degli anni tanti sono stati i metodi utilizzati, fino ad arrivare a quelli che ancora oggi sono considerati i più attendibili. Facciamo un passo indietro e arriviamo ai tempi egizi e cerchiamo di scoprire come si capiva se la donna fosse in dolce attesa.
A quel tempo le donne egiziane utilizzavano l’urina, ma in che modo? Semplice, questa veniva versata in due contenitori diversi. Il primo conteneva il frumento, mentre nel secondo era presente dell’orzo. Se il primo a crescere era l’orzo in quel caso sarebbe venuto al mondo un bambino maschio nel caso contrario una femmina.
Il metodo utilizzato nell’antica Grecia era molto diverso da quello prima descritto, il motivo? In quel periodo si pensava che se la donna non fosse in gravidanza il suo ventre era libero e, dunque, aperto. Quindi utilizzano una tecnica veramente originale servendosi di una cipolla, che veniva posizionata all’interno dell’organo riproduttivo femminile per una notte intera, se al risveglio l’alito puzzava non c’era nessuna gravidanza.
Nel medioevo prende piede l’uroscopia, cosa significa? Si raccoglieva l’urina di chi sospettava fosse incinta e si analizzava, semplicemente osservando la reazione unendola ad altri liquidi. Ma non è finita qui, l’altra pratica era quello di servirsi degli aghi che venivano immersi all’interno di recipienti contenenti urina, se la spilla cambiava colore la donna poteva essere incinta.
Nel 700, invece, si cominciò di più ad attenzione la mancanza di ciclo. Come indicatore di una possibile gravidanza, mentre agli inizi del 900 due tedeschi scoprirono che esisteva un ormone preciso in grado di stabilire se la donna fosse incinta. Ai ratti veniva iniettata l’urina, in seguito venivano uccisi e grazie allo stato delle ovaie si riusciva a capire se ci fosse una gravidanza in corso.
Negli anni 40 si usavano le rane, ancora una volta la pipi era la protagonista e veniva iniettata alle rane, se questa dopo poco deponeva le uova allora la donna era in dolce attesa.
La svolta arriva negli anni 70, quando in commercio arriva il test di gravidanza, da quel giorno lo stick è ancora utilizzato, ma i tempi di attesa si sono abbassati, infatti, in quel periodo il risultato si otteneva dopo circa tre ore. Anche l’attendibilità è aumentata rispetto a prima.
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