Dopo 120 anni arriva la fioritura. Il bambù produce i suoi maestosi fiori forieri, però, di notizie non troppo positive. L’evento comunica qualcosa di preciso.
Protagonista dell’articolo è una particolare specie di bambù volgarmente conosciuta come Henon. L’Henon, dal nome scientifico di Phyllostachys nigra var. henonis è nota per un particolare interessante: fiorisce una volta ogni secolo e 20 anni. L’aspetto negativo di questa fioritura che si fa attendere notevolmente risiede nel fatto che dopo la sua comparsa la pianta muore.
Dati i tempi enormi di gestazione del fiore e la repentina e susseguente morte della pianta, i botanici non sanno bene come studiare il meccanismo di rigenerazione della pianta. L’ultima volta che il bambù henon fiorì era il 1912, la prossima volta sarà nel 2028 e i ricercatori dell’Università di Hiroshima sostengono che sarà un disastro per la produzione di bambù.
Dopo 120 anni produce fiori: lo strano comportamento del bambù henon
La ricerca effettuata dai ricercatori con a capo Toshihiro Yamanda porta alla luce un risultato sconcertante. Il primo autore del libro dichiara infatti che il bambù non ha prodotto semi vitali adatti ad una successiva germinazione. Dopo la fioritura scorsa, il bambù non ha rigenerato i propri semi. Questo stato di cose è perdurato per almeno 3 anni dopo il 1912.
L’ipotesi è che la generazione del bambù sia estremamente lenta, ragion per cui potrebbe essere messo ancora più in difficoltà dal cambiamento climatico e dall’impatto che ha sulla vegetazione. I bambù studiati in laboratorio sono morti senza rigenerare semi o culmo e la specie proprio questo potrebbe essere difficile da rigenerare dopo la fioritura. L’articolo è stato pubblicato su Plos One.
Lo studio non fornisce risultati rassicuranti: il bambù non si rigenera
Il bambù non pare presentare neppure una forma asessuata di riproduzione. Pianta sempreverde, si trova e prospera in particolare nelle zone tropicali del globo, quelle ad elevato tasso di umidità come le foreste nebulose o quelle tropicali. In particolare crescono nella regione dell’Asia orientale, a sud dell’Australia settentrionale, in India e fin sopra l’Himalaya. Anche in America centrale e in Messico si trovano grandi quantità di canneti tuttavia questa specie è ora considerata ecosistema in via d’estinzione.