La grotta di Movile, in Romania, contiene dei segreti e delle specie davvero uniche, che gli scienziati non sono ancora riusciti a scoprire fino in fondo
Deve essere stata una sensazione simile a quando gli archeologi sono penetrati per la prima volta all’interno delle piramidi. Entrare in una grotta sigillata da circa cinque milioni di anni e mezzo deve essere stata, per gli speleologi del 1986, una delle più grandi emozioni che avessero provato in tutta la loro vita. In realtà la grotta è stata trovata accidentalmente da degli operai che scavavano, alla ricerca di un terreno ideale per costruire una centrale nucleare.
Ed invece si sono imbattuti in una grotta ancestrale. Si parla della grotta di Movile, situata in Romania, e scoperta da meno di 100 persone. Ovviamente la grotta è ora interdetta all’accesso, con l’eccezione di chi ha dei permessi speciali, come ad esempio studiosi e speleologi.
Le caratteristiche della grotta
Da un punto di vista morfologico, la grotta di Movile ha delle caverne centrali piuttosto ampie, intorno alle quali sono presenti diversi pozzi verticali, e cunicoli calcare molto stretti. La profondità della grotta non vede la luce da oltre cinque milioni di anni. La quantità di ossigeno presente è pari alla metà a cui siamo abituati sulla crosta terrestre, ed al contempo è ricca di anidride carbonica e idrogeno solforato. Gas che non sono esattamente compatibili con la respirazione a lungo termine dell’essere umano. Mentre invece altre specie sono riuscite a proliferare in questo ambiente ostile. Gli scienziati hanno ipotizzato che i batteri presenti siano presenti nella grotta da molto più di 5 milioni di anni, ovvero il periodo intorno al quale sarebbe stata sigillata naturalmente. Mentre invece la comparsa degli insetti risalirebbe ai 5 milioni di anni, quando essi sono probabilmente caduti dentro la grotta e rimasti intrappolati lì, dopo che il calcare è decaduto sigillandola fino al 1986.
Le specie animali presenti
Sono passati poco più di 30 anni da quando lavoro grotta è stata scoperta. In assenza di luce, sono state identificate 48 specie viventi di animali, La maggior parte dei quali sono insetti. Si tratta di ragni, scorpioni d’acqua, millepiedi, sanguisughe e virgola e isopodi. Trentatre di queste specie, da ciò che è noto, vivono esclusivamente in questa grotta. Difatti, a causa delle circostanze, gli esseri viventi sono praticamente tutti ciechi e hanno mancanza di pigmento, data l’assenza di luce. Quindi è impossibile che i batteri producono energia attraverso la fotosintesi come accade in superficie. Dagli studi finora pervenuti pare che essi la traggano direttamente dal carbonio, tramite delle reazioni chimiche, come ad esempio l’ossidazione del solfuro o l’ossidazione dell’ammonio. Ulteriori studi su queste creature potrebbero anche portare a scoperte rivelatorie sulla natura stessa della vita.
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