La storia ha un triste epilogo. Dopo il ritorno nella civiltà il più giovane dei due è morto alla sola età di 52 anni. Padre e figlio avevano vissuto 40 anni nella giungla.
Può sembrare una trama degna di un film statunitense. O di un cartone animato giapponese. Ma qui non ci troviamo né in “Flo, la piccola Robinson”, né in “Capitain Fantastic”. Questa è una storia vera, la cui narrazione inizia nel Vietnam degli anni Settanta, quando la guerra riduceva i villaggi in cenere ed uccideva indiscriminatamente la popolazione locale. Ho Van Thanh era un veterano dell’esercito vietnamita, che viveva con la sua famiglia in un piccolo villaggio.
Nel 1972 una bomba ha abbattuto la sua casa ed ucciso sua moglie e due figli. A quel punto l’uomo ha preso il figlio superstite, di soli due anni, e lo ha portato a vivere nella giungla, nel distretto di Tra Bong. Per quaranta anni padre e figlio hanno vissuto nella giungla senza incontrare alcun essere umano. Fino a quando nel 2013 la coppia è stata scoperta da un gruppo di esploratori. E la storia ha fatto il giro del mondo. Nonostante ciò, padre e figlio volevano rimanere lì ed essere lasciati in pace, ma non è stato possibile.
Non deve essere uno scherzo vivere 40 anni nella giungla, senza avere mai contatti con l’esterno. Per questo il bambino, che quando è stato trovato aveva 43 anni, è stato subito definito dai giornali il Tarzan dei tempi moderni. Ho Van Lang ha vissuto praticamente tutta la sua vita con il padre, senza conoscere nulla della storia, della geografia e del rapporto con l’altro sesso. Infatti quando è stato riportato alla ‘civiltà’ non sapeva neanche che la terra fosse tonda. Ma in fondo cosa importa? L’uomo aveva acquisito delle competenze che nessun altro potrebbe avere.
Sopravvivere nella giungla raccogliendo frutti e bacche, dandosi da fare tutto il giorno per la propria sopravvivenza e costruendosi una casa con le canne di bambù per mimetizzarsi. Quando nel 2013 la coppia padre – figlio è stata scoperta, Thanh non sapeva neanche che la guerra fosse finita. I due sono stati portati in città per una breve visita medica e poi sono tornati nella giungla.
Dopo aver vissuto tutta una vita cibandosi di elementi naturali offerti dalla giungla e di carni facilmente reperibili, come lucertole e scimmie – proprio come i cacciatori – raccoglitori – Lang è tornato alla vita moderna del Vietnam nella seconda decade anni Duemila. Ha iniziato a mangiare prodotti ultraprocessati ed a bere alcolici. Il suo amico Alvaro Cerezo, uno degli uomini che lo hanno trovato, temeva che avesse difficoltà ad inserirsi nella città. Purtroppo non ne ha avuto troppo il tempo. A 52 anni Lang è morto di tumore al fegato. Chissà che il ritorno alla vita moderna dopo 40 anni nella giungla non abbia contribuito alla fine del Tarzan vietnamita.
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