Dopo il referendum 2011, risultati indicativi sulle rinnovabili dall’agricoltura giungono direttamente dalle dichiarazioni che sono state rilasciate dai rappresentanti della Confagricoltura. Si è infatti sottolineato che, una volta che gli Italiani hanno rifiutato di ricorrere all’energia nucleare, il futuro sarà basato essenzialmente sullo sfruttamento delle energie rinnovabili e da questo punto di vista la campagna può essere considerata una risorsa veramente molto preziosa. La produzione di energia pulita può essere affidata all’agricoltura italiana.
Il tutto è stato anche dimostrato da un’indagine, che prende il nome di “Rapporto sulle bioenergie in Italia”, messo a punto da Nomisma. I risultati del referendum 2011 sono chiari: ci attende un futuro basato sulle energie rinnovabili. Il problema è mettere in atto le giuste strategie in questo senso. La ricerca effettuata dimostra che l’agricoltura in Italia ha delle importanti potenzialità per garantire l’autosufficienza energetica.
In questo caso si tratterebbe di sfruttare una quota dell’energia capace anche di determinare un efficace rapporto di interscambio tra vari settori produttivi. Nella peggiore delle ipotesi si potrebbe sfruttare soltanto un quinto dell’energia legata alle produzioni agricole, ma anche in questo caso si tratterebbe di poter contare su una quantità di energia molto superiore rispetto a quella che abbiamo oggi a disposizione.
Con il referendum sul nucleare gli Italiani hanno fatto una scelta ecoresponsabile. Subito si sono fatti sentire gli effetti. Infatti il referendum ha respinto il nucleare, mentre in Borsa le energie rinnovabili sono schizzate alle stelle.
Se si predisponessero e si concretizzassero gli adeguati ecoincentivi previsti dal settore, soprattutto per quanto riguarda le biomasse e il biogas, si aprirebbero prospettive veramente interessanti in tema di ecoenergie.
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