Si dorme meglio soli o in compagnia? La risposta a questo quesito è davvero insolita. Le cose stanno molto diversamente da come probabilmente ti aspetti.
Quando la giornata giunge al termine e tocchiamo finalmente il letto, ci sentiamo avvolti in un dolce abbraccio. Infatti, quello del sonno è uno dei momenti più amati in assoluto: si dice addio alle preoccupazioni e si stacca la spina dalla frenesia che domina le giornate di molti nonché dagli schermi che fanno da filo conduttore nelle nostre vite.
Come non mai ci lasciamo andare, immergendoci nel mondo onirico e ricaricando il nostro corpo. C’è chi ha particolari abitudini in fatto di sonno, come per esempio avere una lucina accesa, oppure al contrario il dover chiudere qualsiasi fonte luminosa oppure sonora. Ci sono persone che devono bere un po’ d’acqua e quelle che non si addormentano se non leggono prima qualche pagina di un libro. Ci sono poi le coppie che condividono degli abbracci e che si danno gli ultimi baci prima di chiudere gli occhi.
Proprio in merito a questo punto, se si pensa che non ci sia cosa migliore che addormentarsi con il proprio amato ci si dovrà ricredere: le cose non stanno proprio così. Ma, quindi, è meglio dormire da soli o in compagnia?
Chi si trova in solitaria nel suo letto potrebbe immaginarsi al suo fianco un partner, con cui condividere un dolce riposo. Ma in realtà chi quel compagno di dormita ce l’ha non sembra essere poi così tanto felice.
A rilevarlo è una ricerca portata avanti dalla Sleep Foundation: infatti è stato dimostrato come in molti casi avvenga il cosiddetto “divorzio del sonno”, che si verifica quando una coppia dorme separatamente.
Secondo i dati raccolti dalla ricerca, negli Usa, su 1,250 soggetti intervistati circa l’1,4% dorme distante dal proprio compagno (e lo avrebbe fatto per un anno) e il 52,9% ha ammesso di riposare meglio quando è da solo. (Qui ti abbiamo parlato di come fare nel caso tu non riesca a prendere sonno in nessun modo).
Dalla ricerca della Sleep Foundation si deduce quindi come si dorme meglio soli piuttosto che in compagnia. I motivi sarebbe dettati dagli orari inconciliabili con il proprio partner, fonte di disturbo del sonno, e problematiche come l’invasione del proprio spazio personale. Per non parlare di chi divide il letto con un compagno che russa molto.
Dallo studio è emerso come c’è chi, dopo un periodo di separazione notturna, torna a dormire con il proprio consorte, scoprendo di riposare comunque meglio. È sempre bene ricordarsi di come bisogna fare in modo di garantirsi un sonno di qualità, per non mettere a rischio la propria salute.
Se quindi dormire da soli farebbe riposare di più, certo è che ogni caso è a sé: per alcuni, infatti, riposare tra le braccia del proprio amato è la cosa più romantica al mondo, per altri invece è fonte di un sonno di bassa qualità. Sicuramente attuare delle strategie come coordinare i propri orari, dove è possibile, e ridurre il proprio eventuale problema legato al russare, renderà il sonno con il nostro compagno migliore e nel segno del benessere.
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