La regina Elisabetta e la sua grande passione per i cani, quali attenzioni riservava loro nelle sue lussuose e regali dimore
Della defunta regina Elisabetta II di Windsor si è detto tutto. Del suo grande patrimonio che ne ha fatto la donna più ricca del mondo, all’affetto che le riservavano i suoi sudditi. Dalle vicissitudini personali trascorse in famiglia alla passione per le scommesse ippiche. Ma un’altra particolarità del personaggio è stato l’amore per la natura e gli animali, domestici e selvatici.
Cani e cavalli hanno rappresentato per Elisabetta una presenza affettuosa e costante per tutti i settanta anni del suo lunghissimo regno, il più duraturo di tutta la storia della monarchia inglese. Certo il suo rapporto con gli animali era contraddittorio. Famose le battute di caccia nella sua immensa proprietà di Balmoral in Scozia o la pesca al salmone praticata nei corsi d’acqua delle sue tenute, ma senza sprechi con la carne venduta nelle macellerie del posto.
La Regina amava particolarmente i cani di razza corgi. Il primo le fu regalato dal padre Giorgio VI. Elisabetta, nonostante l’età ormai molto avanzata, ha continuato con la sua passione per i quattro zampe con cuccioli ai quali era molto legata. Nella sua vita ha allevato ben 50 cani, compagni di spostamenti e visite in tutto il regno. In particolare, per una di queste cagnoline il legame era così stretto da far incidere delle parole di affetto e tristezza sulla tomba del corgi.
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Per i cani, la regina Elisabetta indicava una dieta naturale e casalinga e in caso di malattia delle cure omeopatiche. Il suo amore si dimostrava anche nella scelta della cuccia. Tutti i suoi cani dormivano in una stanza riservata molto vicino agli appartamenti regali. Come ogni possessore di un cane, anche la regina amava averli vicini per poter intervenire in caso di necessità.
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Il rapporto della Regina con gli animali è particolare, ma tipico del popolo inglese molto affezionato agli animali e rispettoso dei loro diritti. Le leggi sulla tutela dei diritti degli animali molto avanzate in Gran Bretagna ne sono un esempio da prendere in grande considerazione.
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