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Dove seppellire un cane o un gatto? Quando i nostri amici animali ci lasciano, è sempre un dolore. Presi dalla tristezza del momento, magari non siamo preparati ad affrontare la situazione e non sappiamo che cosa fare. Ci sono diverse soluzioni a disposizione, che ci possono essere utili da tenere in considerazione soprattutto come segno di rispetto nei loro confronti. Non tutti sanno che cosa sia possibile fare. Eppure ricordiamoci che per il nostro fedele amico le alternative sono varie. Abbiamo delle opzioni, fra le quali possiamo scegliere in tutta libertà.
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1. Il cimitero per animali
Una delle migliori scelte che possiamo fare è quella di portare il nostro cane o il nostro gatto defunti in un cimitero per animali. Si deve presentare il certificato di morte redatto dal veterinario. Vengono fornite una tomba e una lapide e ci sono anche degli orari di visita, durante i quali è possibile andare a trovare il nostro pet. Tutto per un massimo di 5 anni. Dopo questo periodo, i corpi vengono gettati in una fossa comune. L’unico problema può essere costituito dai costi, perché alcuni cimiteri hanno tariffe piuttosto elevate.
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2. Il centro di cremazione
Esistono dei centri di cremazione, che si occupano del corpo dell’animale morto, restituendo poi le ceneri in un’urna. Anche in questo caso i costi non sono da poco, ma per il nostro amico fedele è possibile fare anche uno sforzo. Questo vale per i servizi privati. Tuttavia esistono anche centri di cremazione pubblica, per usufruire dei quali è sufficiente incaricare il nostro veterinario.
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3. Il veterinario
Possiamo portare il nostro gatto o il nostro cane dal veterinario e lasciarlo nel suo ambulatorio, anche temporaneamente. Normalmente i professionisti del settore sono in contatto con delle ditte che si occupano della cremazione. Bisogna pagare una tariffa, che varia da ditta a ditta. Non è sempre però possibile richiedere la restituzione delle ceneri, perché spesso vengono effettuate delle cremazioni collettive.
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4. Il giardino
C’è un’altra possibilità. Si tratta di seppellire il nostro amico a quattro zampe nel giardino di casa o in un terreno di nostra proprietà, anche per sentirlo più vicino a noi, dopo la sua dipartita. Per fare questo, tuttavia, si devono rispettare delle regole ben precise, perché bisogna ottenere l’autorizzazione da un responsabile dei servizi veterinari delle ASL. Quest’ultimo deve accertarsi che il cane o il gatto non siano deceduti per malattie infettive. Inoltre contano anche molto le dimensioni dell’animale e la quantità dello spazio che abbiamo a disposizione per la sepoltura.
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5. Gli animali randagi
Se ci imbattiamo in un animale randagio morto in strada o in un altro luogo pubblico, che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo informare immediatamente la ASL più vicina, perché rimuovere e smaltire il corpo di un animale randagio è compito del servizio veterinario ASL. Non spetta all’iniziativa individuale occuparsi di questa operazione, nonostante spesso la pietà che proviamo nei confronti di queste bestioline possa volerci spingere ad occuparcene in prima persona.
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