Il drago blu sembra uscito da un libro fantasy, ma invece questo essere apparentemente innocuo nasconde moltissimo veleno.
Avete mai sentito parlare del Drago Blu? Si tratta di una specie affascinante, meno noto con il suo nome scientifico, ovvero Glancus atlanticus, ma quali sono le sue caratteristiche ed è davvero così pericoloso? Scopriamolo insieme.
Poco più di un mese fa, alcuni esemplari di Drago blu sono stati rinvenuti sulla costa di Alicante (Spagna), una grande scoperta, dato che l’ultimo avvistamento risale a moltissimo tempo, ovvero al 1705. Ma quali segreti nasconde questa particolarissima specie?
Ospitato dagli oceani, questo esemplare rientra a far parte delle lumache di mare, le sue piccole dimensioni e i suoi colori accesi incuriosiscono gli appassionati e gli studiosi. Ma oltre all’aspetto e alle tonalità cosa si cela dietro questo animale?
È veramente così pericoloso?
Una specie tanto bella quanto pericolosa, trascorre il suo tempo sulla superficie dell’oceano alla ricerca di possibili prede, piccolo si, ma possiede dei denti che somigliano, pensate un po’, a delle lame di coltello.
Va alla ricerca continua di cibo, insaziabile, ama consumare di tutto, ma esiste qualcosa a cui non può rinunciare: la tanto temuta caravella portoghese (Physalis phisalis). Se durante le sue ricerche non riesce a trovarne una, “si accontenta” e consuma altre specie, come, ad esempio: il bottone blu (Porpita porpita) e la lumaca viola (Janthina janthina).
Questo esserino, apparentemente innocuo ha una particolarità, riesce ad immagazzinare le cellule velenose della caravella portoghese, senza mai espellerle. Le riutilizza per proteggersi, non importa quanto mangerà, dato che in ogni caso riuscirà a “fare sue” queste sostanze e ne raccoglierà quantità elevatissime. Potremmo definirlo un vero “ladro di veleno” e guai ad avvicinarsi a questo animale, dato che, nonostante le dimensioni riesce a rilasciare un elevato quantitativo di soluzioni velenose non curandosi di chi si trovi davanti. Prestare attenzione è necessario: il suo veleno è, difatti, potenzialmente letale anche per l’uomo.
Ma come possiamo riconoscerlo?
Gli incontri sono rari, questa specie non ama le nostre acquee, preferisce di gran lunga gli oceani, ma come spesso si dice “mai dire mai”, dunque saperlo riconoscere è fondamentale. La sua testa è caratterizzata da alcune strisce di colore blu intenso, via via questo diventerà sempre più chiaro spostandoci verso l’estremità del corpo, mentre il lato dorsale è colore argento.
Oltre ad essere raro l’incontro con questa specie è veramente difficile da notare, complice la sua dimensione: il Drago Blu raggiunge massimo i 3 centimetridi lunghezza ed il suo peso si aggira intorno ai 100 grammi. Grazie al suo corpo appiattito riesce a nascondersi e ad essere agile in qualsiasi situazione.
In ogni caso, si tratta di una specie che non è nota per la longevità, perché riesce a vivere, nelle migliori delle ipotesi, fino ad un anno, durante il quale riuscirà a riprodursi. Si tratta di un animale ermafrodita, ma ha bisogno comunque di incontrare un’altra lumaca per riuscire ad accoppiarsi.
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