“Drago senza orecchie”: credevano si trattasse di una specie estinta, ma l’ultimissima scoperta proveniente dall’Australia ha rimesso in discussione tutto!
Al giorno d’oggi, l’attività antropica è la principale responsabile della gran parte delle alterazioni che si verificano in termini di ecosistemi terrestri e marini. L’inquinamento che le nostre operazioni quotidiane producono, unito ad un scorretto smaltimento di rifiuti e ad un’incapacità, largamente diffusa, di riadoperare quanto già si possiede, sta contribuendo a minacciare enormemente il nostro pianeta.
Ce lo insegnano le quantità esorbitanti di rifiuti che ogni anno riversiamo nei mari e nei fiumi, arrivando a compromettere la vita e la riproduzione di alcune specie che, ormai da millenni, popolano la Terra. È stato un recente studio pubblicato sul Nature Communications e condotto da ricercatori provenienti da ben 27 Paesi ad evidenziare, a tal proposito, quanto l’inquinamento determinato dalla plastica contribuisca a mettere in pericolo moltissime specie di uccelli marini che vivono in mari chiusi e affollati, quali il nostro Mediterraneo.
In parallelo, da ogni parte del mondo ci giungono notizie in grado di compensare (anche se solo parzialmente) la perdita di moltissimi esemplari che, a causa delle nostre stesse azioni, potremmo non veder più solcare il nostro pianeta. Arriva proprio dall’Australia, nella fattispecie, la comunicazione di un’esaltante scoperta concernente una specie che si credeva estinta da più di cinquant’anni. Nello Stato australiano del Victoria, ad ovest di Melbourne, sarebbe avvenuto il “miracoloso” ritrovamento.
Australia, il miracoloso ritrovamento: ricompare dopo 50 anni una specie che si credeva estinta
Il depauperamento di specie faunistiche a cui stiamo assistendo è, per la gran parte, dovuto a fattori quali le attività antropiche. Solo per quanto riguarda il Mediterraneo, l’organizzazione MedReAct ha evidenziato la probabilità che ben 30 specie ittiche arrivino a scomparire entro la fine del secolo. Il paradosso, in tutto ciò, è che la stragrande maggioranza di questi animali viene acquistata quotidianamente al banco pesce dei supermercati. Proprio a fronte di un simile scenario, notizie come quella del ritrovamento di una specie che si credeva estinta non possono che infonderci una buona (e necessaria) dose di ottimismo.
Ad inizio 2023, nello Stato australiano del Victoria, è stata infatti scoperta una particolare tipologia di lucertola che, oramai, si credeva estinta dal lontano 1969 (anno dell’ultimo avvistamento). L’esemplare in questione, come annunciato da un esperto di rettili, apparteneva alla specie Tympanocryptis pinguicolla, facilmente riconoscibile proprio per la sua particolare fisionomia, che ha finito per conferire ai membri l’appellativo di “draghi senza orecchie”. A fronte dell’avvistamento del primo esemplare, l’interesse da parte della comunità tutta si è accresciuto di giorno in giorno.
Grazie all’impiego di molti studiosi interessati alla causa, è stato rinvenuto un totale di ben 16 esemplari ancora presenti sul territorio australiano, ad ovest di Melbourne. Segno, dunque, che il celeberrimo “drago senza orecchie” non era affatto estinto da cinquant’anni, come si credeva, a causa della “perdita di habitat e della predazione da parte di animali quali volpi e gatti selvatici“.
L’entusiasmante scoperta è stata resa pubblica proprio dai vertici del Governo australiano. A quanto si apprende, sono stati il primo ministro Anthony Albanese e il premier dello Stato del Victoria Daniel Andrews a finanziare la ricerca per riportare alla luce gli esemplari della specie Tympanocryptis pinguicolla.
I 16 “draghi senza orecchie” ritrovati, come dichiarato in un comunicato, rappresentano i rettili “più a rischio estinzione al mondo“. Motivo per il quale, come annunciato dal Governo, sono stati messi in campo parecchi fondi ed esperti del settore per garantirne la sopravvivenza e la riproduzione. L’obiettivo – hanno dichiarato i vertici australiani – è che le generazioni future abbiano la possibilità di “vedere e conoscere questa lucertola incredibilmente unica“.
“Drago senza orecchie”: scoperti 16 esemplari della specie che si credeva estinta
Per moltissime specie ormai considerate estinte, ve ne sono parecchie altre che, a distanza di anni da quella che si credeva fosse stata la loro ultima comparsa sulla terra, tornano a lasciarsi scoprire in tutta la loro particolarità. Il “drago senza orecchie”, una lucertola della specie Tympanocryptis pinguicolla, è solamente uno dei tanti esempi disponibili. Da parte del Governo australiano, rappresentato da Anthony Albanese e Daniel Andrews, c’è la volontà di fare di tutto affinché i 16 esemplari scoperti, negli anni, si riproducano fino a diventare molti di più.