Drink estivi e ghiaccio vanno di pari passo? Questa combinazione non è per nulla ideale e anzi sarebbe meglio starne alla larga: scopriamo il motivo.
Quella del 2023 si preannuncia essere un’estate rovente. Già in questo giugno il caldo ci ha dato del filo da torcere, arrivando tutto di botto. Pertanto bisogna correre ai ripari per assicurarsi il fresco tanto agognato: dal dotare la nostra casa con il ventilatore o il condizionatore, possiamo rigenerarci anche con le scelte giuste a tavola.
Salutati i piatti più caldi che ci hanno avvolto durante l’inverno, possiamo gustare insalatone, paste fredde e gelati.In tutto questo non devono mancare i drink estivi con cui non solo sentirci subito meno accaldati, ma anche colorare le nostre giornate: quelli più indicati sono a base di frutta.
Ma c’è una particolare accortezza da tenere a mente. È meglio non usare il ghiaccio per crearli, questo sia per la nostra salute, sia per l’ambiente.
Se ti dicessimo di chiudere gli occhi e di pensare a un aperitivo vista mare, molto probabilmente avrai in mente l’immagine di te con in mano un drink estivo rinfrescante colmo di ghiaccio. Tutto bello e bellissimo, ma nella realtà se ti rigeneri con questa opzione potresti provocare dei danni.
Oltre a mettere il tuo corpo a rischio, visto che la differenza termica tra l’ambiente caldissimo e il tuo drink ghiacciato potrebbero minare la tua digestione – soprattutto se bevi il cocktail molto velocemente – secondo alcuni studi il ghiaccio sarebbe un grande nemico per l’ambiente. Per crealo sono richiesti enormi quantitativi di consumi idrici oltre che una massiccia produzione di energia elettrica.
A inventare il ghiaccio in cubetti come oggi lo conosciamo è stato, nell’Ottocento, l’imprenditore Frederic Tudor che colpito da un’intuizione ha tagliato una lastra di ghiaccio del Massachusetts in dei cubi, spedendoli poi a Cuba. Questa scoperta ha cambiato per sempre le abitudini: oltre a usare i magici cubetti per conservare latte e carne, questi erano usati nei bar cubani come aggiunta nei drink.
I cubetti di ghiaccio si usano nei drink non solo per rinfrescarli, ma anche per esaltare i sapori al loro interno, amalgamandoli. Ma questa soluzione non è per nulla green: produrre questi piccoli cubetti comporta uno spreco enorme di energia, richiedendo l’impiego di macchine ad aria molto inquinanti. Per non parlare dei consumi idrici: il ghiaccio non usato viene fatto sciogliere in acqua, buttata poi nel lavandino.
Quindi che fare? Se possiamo è meglio consumare le bevande estive senza l’aggiunta del ghiaccio per fare un gesto che aiuti il nostro Pianeta, sempre più minato dall’agire umano. Inoltre si può puntare sulle alternative sostenibili come i cubetti prodotti dagli scarti delle aziende che producono ghiaccio.
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