C’è un drone che riprende qualcosa di clamoroso durante un sorvolo casuale. Le scoperte più pazzesche avvengono proprio in questo modo.
Un drone riprende qualcosa di clamoroso, e non è certo la prima volta che succede. Grazie a questi avanzatissimi apparati tecnologici, nel corso degli ultimi anni siamo stati in grado di compiere delle scoperte importanti. Questo è stato reso possibile in particolare riuscendo a sfruttare la capacità di tali strumenti volanti di potere raggiungere dei luoghi impervi ed inaccessibili in altre situazioni. Basti pensare agli anfratti di caverne e di altri posti situati sotto terra. Con i droni invece ogni cosa diventa più facile.
Essendo dotati di telecamere, essi ci possono dare una visione diretta in tempo reale di quello che stanno inquadrando. La sola componente richiesta è avere la giusta abilità per pilotare i droni, oppure avvalersi dell’opera di chi lo sa fare. Quindi non resta che accendere questo aggeggio dalla tecnologia sempre più avanzata e direzionarlo dove più desideriamo. È proprio in questo modo che un drone riprende qualcosa di clamoroso, contribuendo in tale maniera a compiere una scoperta assai importante.
In un luogo che a prima vista sembrava incontaminato e privo di qualsiasi presenza umana si trovava in realtà un fuggitivo che era ricercato da quasi due decenni. L’uomo è stato infine scoperto, e proprio in un posto dove mai le forze dell’ordine si sarebbero aspettate di trovarlo. Il fatto è accaduto nella regione di Yunnan, in Cina. Si tratta di una zona che è contraddistinta dalla presenza di alte montagne e di una fitta vegetazione. Questo individuo ha vissuto in totale solitudine per la bellezza di 17 anni.
Si tratta di un pregiudicato 63enne che nel 2002 era scappato da un campo di prigionia come diversi ce ne sono in Cina. Lui era stato condannato per traffico di esseri umani. Ma nel 2019 il transito di un drone proprio sopra alla zona dove il fuggiasco si era costruito un rifugio ha consentito alle autorità di individuarlo a distanza di così tanto tempo. La sua residenza, per questi diciassette lunghi anni, era stata una circoscritta apertura nel sottosuolo, per quanto fosse del tutto sprovvisto di un minimo di comodità.
Questa cosa ha fatto si in modo che la sua latitanza giungesse al termine. Il posto dove il malvivente era riuscito a fare perdere del tutto le proprie tracce si trova esattamente a poca distanza dal suo luogo natale, un villaggio che sorge su una delle montagne di quell’area. Sorvolando, il drone aveva notato qualcosa di insolito tra tutti quegli alberi. Si era trattato di una piastrella di colore blu. Ed una volta lì, gli agenti di polizia sono andati a compiere una ispezione sul luogo, scoprendo che in uno spazio inferiore a due metri quadri viveva una persona. I relativi controlli hanno infine permesso ai poliziotti con il procedere con l’arresto dell’evaso di lungo corso. Con i droni è possibile fare di tutto, persino compiere prevenzione nei confronti degli incendi dolosi. O salvare le persone in situazioni di pericolo conclamato.
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