Dunhuang è un luogo magico incastonato in Cina, arricchito da magiche dune che cantano: vediamo insieme la spiegazione scientifica di questo fenomeno davvero suggestivo.
Ti sei mai chiesto come sarebbe vivere in un altro universo, fuori dallo spazio e dal tempo? C’è una magica location dove sembra davvero di sperimentare un’esperienza simile. Un posto onirico simile a un set cinematografico: avete visto “Dune”, il film di Denis Villeneuve uscito nel 2021 e accompagnato dalla splendida colonna sonora del geniale compositore Hans Zimmer?
Bè, calandosi nel cuore del luogo di cui vi parliamo è come se vi trovaste nell’atmosfera della pellicola nel segno dell’avventura che si è aggiudicata ben sei oscar.
Si tratta di un angolo unico sulla faccia della Terra, noto come Dunhuang. È collocato a nord-overs della Cina, a Gansu, e il suo nome significa “faro scintillante”, un nome che racchiude l’essenza di questa cittadina sublime arricchita da dune che sembrano cantare per davvero.
Quello che si crea è uno spettacolo unico che però non è frutto di un fenomeno paranormale: c’è una spiegazione scientifica ben precisa in merito a questi suoni così particolari creati dal deserto stesso.
Tra i luoghi più spettacolari del globo (qui ne trovi uno stupendo), c’è un gioiello di rara bellezza incastonato in Cina. Si tratta di Dunhuang, nell’antichità chiamata anche “Banco di sabbia“: immersa tra il deserto di Gobi, è una cittadina circondata da montagne alte e animata da templi, grotte e non solo. Sono le sue misteriose dune a rappresentare una delle principali peculiarità della zona.
Si tratta delle famose dune di sabbia conosciute come “Singing Sand Dunes”, appellativo che calza a pennello visto che sembrano riprodurre un suono che ricorda un rullo di tamburi.
Questa particolarità a tema sabba (qui trovi un’altra curiosità sui deserti di cui ti abbiamo parlato) ha inquietato, e al contempo affascinato, intere generazioni: in passato è stata anche oggetto di leggende e interpretazioni esoteriche. Tra le leggende, si è perfino narrato che a causare questi suoni fossero i lamenti degli spiriti.
Sembra che anche Marco Polo sia stato colpito dalla melodia creata dalle dune e che ne fosse ammaliato, ma anche un po’ spaventato. Vediamo nel dettaglio come mai si crea questo particolare fenomeno della sabbia sibilante, unico al mondo.
Dietro alle “Singing Sand Dunes” c’è un fenomeno davvero raro: a emettere il loro suono è la sabbia. Le particelle contenute nei suoi granelli e la loro interazioni creano dei rumori, alimentati dal vento e dalla pendenza delle dune.
Questo mix fa cantate le dune, portando anche a suoni piuttosto forti che variano a seconda dell’intensità del vento. Se c’è una brezza leggera i suoni prodotti sono più soft. Anche l’umidità gioca la sua parte: più è forte, più i granelli fanno attrito, scontrandosi tra loro.
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